Così lontani nell’epoca e nei modi, così vicini nella capacità di aver evangelizzato il meglio dell’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. Il weekend calcistico lascia in eredità la scomparsa di due assoluti protagonisti, lasciando un senso di vuoto e tristezza non solo negli amanti dello sport. Tito Vilanova e Vujadin Boskov si sono spenti. Due maestri in panchina. E nella vita.
Ha lottato fino all’ultimo contro un tumore alla ghiandola parotide, Tito Vilanova, mostrando quel coraggio e quella determinazione tipica dei combattenti valorosi. Tra i volti vincenti del Barcellona di Pep Guardiola, c’era anche il suo stile e la sua eleganza in panchina.
Stile ed eleganza li dispensava anche Vujadin Boskov. La mente per eccellenza della Sampdoria campione d’Italia nel 1991. È morto ieri, “Zio Vuja”, all’età di 83 anni. L’elasticità mentale e la sopraffina tecnica di lettura delle situazioni lo consacreranno eternamente nell’albo dei maestri del calcio mondiale.
Calcio che, oggi come non mai, ha perso due tra le sue migliori espressioni.
Reggionelpallone.it
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