Retrocessi con merito, ma Reggina-Cittadella è partita vera…di F.Ielasi

Al danno, la beffa. All’amarezza ed alla rabbia, dettate da una (meritatissima) retrocessione che arriva proprio nell’anno del Centenario, si aggiunge il “profondo fastidio” nel vedere Reggina-Cittadella sbattuta in prima pagina, sotto la dicitura “scandalo” ed “illecito sportivo”. Oltre che nei “pesantissimi” interventi del sig. Michele Criscitiello, direttore di tuttomercatoweb, il rigore sbagliato da Gerardi ha trovato spazio anche in altre realtà di primo piano. Accuse al veleno, scagliate senza mezzi termini, sbandierando la certezza assoluta della propria tesi.

Ma facciamo un passo indietro, ricostruendo quel fatidico minuto 94 di Reggina-Cittadella. Pellizzer rifila una manata a palla lontana a Fischnaller, il guardalinee se ne accorge e segnala il tutto a Nasca. Applicando il regolamento, l’arbitro indica il dischetto ed espelle il calciatore veneto per condotta violenta. Ora, mettetevi nei panni dei calciatori ospiti, i quali all’ultimo istante rischiano di perdere tre punti vitali in ottica salvezza, dopo aver giocato nettamente meglio degli avversari per tutto il secondo tempo. Mettetevi nei panni di una squadra che sta per subire un rigore anomalo, di quelli che si veriticano una volta su mille, proprio nei momenti decisivi di una stagione. Saltano i nervi, ed è normale, comprensibile, quasi legittimo.

E adesso passiamo alla frase incriminata, rivolta da Coly a Gerardi. “Butta fuori sta palla!“, dice più volte il difensore senegalese all’attaccante amaranto, incaricatosi di calciare la massima punizione. Di fronte a questo, si parla di illecito sportivo, “ballando” sui confini dell’illecito consumato o tentato. Un illecito che avrebbe trovato la complicità di Gerardi. Ci si dimentica però, che scene del genere si sono viste e riviste decine di volte. E con l’illecito sportivo o con gli accordi stabiliti, non c’entrano niente. Ricordate il “fateci segnare, l’anno scorso vi ho fatto vincere uno scudetto“, rivolto da Materazzi ai calciatori della Lazio, mentre l’Inter perdeva incredibilmente lo scudetto del 2002? Ricordate il “adesso fateci pareggiare“, rivolto dai calciatori della Reggina a quelli dell’Ascoli nel 2009, dopo che la stessa squadra ascolana aveva segnato il gol del momentaneo vantaggio, con un difensore amaranto (Valdez) a terra per infortunio? Sfoghi, momenti di rabbia. La rabbia di chi pensa che sta subendo un torto. Far passare una cosa del genere per illecito sportivo, è roba da teatro dell’assurdo.

E adesso veniamo a Gerardi, che sbaglia il rigore del possibile pareggio, condannando di fatto la sua stessa squadra alla definitiva retrocessione. No, arrivati a quel punto non era il rigore della vita, così come sostenuto dal sig. Criscitiello, ma soltanto un rigore che, se trasformato, avrebbe prolungato di qualche altra settimana “l’agonia calcistica” della Reggina. E soprattutto, non è un rigore sbagliato volontariamente. Chi sbaglia un rigore volontariamente, calcia fuori oppure “morbido” sull’angolo del portiere, non certo di potenza. Quello sbagliato da Gerardi, è un rigore calciato malissimo, che non entra in porta anche per la reattività del portiere avversario. Ma non è un rigore “finto”.

Altra analisi, la più importante. Se Gerardi avesse sbagliato volontariamente il calcio di rigore, accordandosi “sul campo” con i giocatori del Cittadella, che senso avrebbe avuto il parapiglia finale? Come lo spieghiamo, ciò che è successo subito dopo? Che motivo avrebbero avuto quelli del Cittadella, su tutti Busellato, ad inscenare il “balletto” di presa in giro (quello si, squallido e vergognoso) verso Sbaffo ed altri calciatori amaranto? Spiegatecelo, perchè non riusciamo a trovare una motivazione che sia una. Io, Gerardi, ti sto facendo salvare acconsentendo ad una tua richiesta illecita, e tu, calciatore del Cittadella, subito dopo vieni a prendere in giro me ed i miei compagni?

Reggina-Cittadella è stata una partita bruttissima, specchio fedele sia del pessimo spettacolo qualitativo offerto dalla serie B di oggi, che di uno scontro tra due squadre in lotta per la salvezza. E noi, a differenza di chi ha lanciato tuoni e fulmini, l’abbiamo vista tutta. Dall’inizio alla fne. Il Cittadella ha meritato di vincere a Reggio, l’ha fatto con le proprie forze e con gli errori/orrori della nostra squadra. Non ci sono illeciti, nè tentati nè consumati. Riguardo la Reggina invece, come detto all’inizio retrocede meritatamente, per via di una sfilza interminabile di errori commessi da società e tecnici. Per via delle fragilità di una squadra debole nella testa, e con qualche lacuna tecnica di troppo. A questa macchia, che fa davvero male, per favore non aggiungetene altre che non stanno nè in cielo nè in terra. Che non esistono…Non siamo nati ieri, e sappiamo che il mondo del calcio è pieno di partite “strane”, è pieno di scandali intollerabili che vanno combattuti e condannati, senza se e senza ma. Ma Reggina-Cittadella, con tutto questo non c’entra nulla.

In ultimo, pensiamo che sia giusto alzare la voce e farsi sentire, quando si pensa (a torto o a ragione, in questo caso a torto…) di essere di fronte ad un qualcosa di anomalo e di irregolare. E’ un diritto, prima ancora di essere un dovere. E’ un atto dovuto, per contribuire a costruire un calcio migliore. Ci dispiace però, che lo stesso clamore non ci sia stato in altre occasioni, ci amareggia che altre circostanze non suscitato lo stesso polverone. Vedi  Reggina-Palermo (a scanso di equivoci, chiarimo subito che la promozione in A dei rosasero è sacrosanta, nonchè conquistata sul campo), quando sulla vittoria degli ospiti pesò come un macigno la parata di Andelkovic, che però non fa il portiere, bensì il difensore. Quasi nessuno, si è ribellato al fatto che l’arbitro di quella partita, il sig. Mariani, la settimana successiva non solo non è stato fermato, ma è stato promosso addirittura in A, come giudice di porta. Per non parlare di Novara-Reggina, gara fondamentale nella corsa salvezza, che ha visto il sig. Gavillucci ed il suo assistente annullare il gol di Di Michele per un fuorigioco assolutamente inspiegabile.

Chissà, forse arrabbiarsi è più facile, se di mezzo ci sono una squadra ormai retrocessa ed un’altra da sempre considerata tra le “piccole” del calcio cadetto…

f.i.-reggionelpallone.it