Le voci dei protagonisti, intervenuti al fischio finale dalla sala stampa del Granillo.
Foscarini (allenatore Cittadella) – “Siamo venuti al Granillo per cercare il massimo risultato e siamo contenti. La rissa nel finale? C’era tensione, era una partita importante per entrambe, sono gare che ti tolgono dieci anni di vita. Ho visto qualcuno dei miei ha gioito troppo e gli ho detto che non va bene, bisogna avere rispetto degli avversari. Io artefice del miracolo? La collaborazione tra tutte le parti è fondamentale, da solo non riuscirei a fare nulla. L’atteggiamento iniziale della Reggina mi ha sorpreso, non mi aspettavo il 4-3-1-2. L’episodio del rigore non l’abbiamo capito bene, sinceramente ci aspettavamo la punizione in nostro favore. Pellizzer mi ha detto di aver toccato Fischnaller nel tentativo di divincolarsi, l’arbitro consigliato dall’assistente ha optato per il rosso e il rigore. Fortunatamente Di Gennaro è riuscito a respingere il penalty. Continuiamo a lottare in zona salvezza, ci siamo svegliati tardi ma meglio tardi che mai. Reggina in Lega Pro? Dispiace, conosco l’ambiente e meriterebbe di più. Dopo alcune batoste questa società è sempre ripartita, credo sarà cosi anche questa volta. Oggi per noi era un bivio, o Inferno o Paradiso. Abbiamo vinto e non ci sentiamo in Paradiso ma un pò più vicini alla salvezza. Ho inserito Djuric per avere più peso in area, Coralli ha incontrato qualche difficoltà da solo con i due centrali”.
Gagliardi (allenatore Reggina) – “Il nostro buon avvio del 2014 e il nuovo crollo? Si è rivelato solo un fuoco di paglia (commento in tono polemico, ndr), probabilmente non siamo all’altezza di chiudere le partite. Non segniamo su rigore, prendiamo i pali, sbagliamo occasioni. Nel primo tempo la squadra ha fatto bene senza però riuscire a segnare, avevamo speso molto e nella ripresa è uscito fuori il Cittadella. Il Granillo è diventato terra di conquista, c’è poco da fare, ne prendo atto. Sono realista, il lavoro che si è fatto con Zanin in parte ha pagato. Abbiamo inserito giocatori giovani come Pambou e Bochniewicz, non per fare i protagonisti ma perchè si tratta di giocatori importanti. E’ venuto meno l’asse portante, pensavamo potessimo sbocciare alla distanza invece è accaduto il contrario. Più di questo non possiamo fare, non mi sento di rimproverare i miei giocatori. Il Cittadella aveva rincalzi importanti come Djuric, con questo non voglio dire che i nostri sono meno bravi. Sono amareggiato, non posso entrare io e fare gol quando si presentano occasioni clamorose. Le mie frasi post-Latina? Le considerazioni le tengo per me, dico solo che non mi è dispiaciuto invertire la rotta. Non cerco alibi e non ce l’ho con nessuno, dò il meglio per questa società sino a quando me lo permetteranno. Non voglio trovare i colpevoli, mi prendo le mie responsabilità e lascio alla stampa il compito di indicare i principali colpevoli. Ho gli attributi e non mi sono mai nascosto, sta a voi dire se ci sono altri responsabili oltre al sottoscritto e Zanin. Potete dire quello che volete, io sono un dipendente e sono grato alla società . Da qui alla fine lotteremo nel tentativo di vincere qualche partita. Per quanto riguarda invece l’orizzonte più lontano non sono cose che competono a me, dovete chiedere alla società . Abbiamo tanti giovani interessanti, senza esagerare ne lanceremo qualcun altro in questo finale di stagione“.
f.i. – rnp
Commenti