Grinta di capitano. Domenico Aliperta, è tra i principali artefici della salvezza ottenuta dall’Hinterreggio.
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La sua conferma, questa estate, era in dubbio fino all’ultimo, ma alla fine è arrivata la fumata bianca tra il centrocampista ed il club di viale Messina. Un elemento di categoria superiore, che ad oggi, con 7 centri, si è guadagnato il titolo di capocannoniere dell’Hinterreggio 2013/2014. “Il calcio professionistico- dichiara Aliperta a Rnp- è l’ambizione di ogni giocatore, specie quando si è ancora in fase di crescita. Con l’unificazione della Lega Pro tuttavia, ci sarà molta concorrenza. Qualche contatto per il momento l’ho avuto, ma si tratta soltanto di chiacchiere di fine anno. In ogni caso, qui mi sono trovato bene anche nella seconda stagione, e non avrei alcun problema a restare”. Mister Ferraro, subito dopo il match di giovedì scorso, ha parlato del raggiungimento di un obiettivo non scontato, nonchè di un percorso caratterizzato da mille sacirifi. “Sono assolutamente d’accordo con il mister- prosegue Aliperta-. L’anno scorso, avevamo già provato sulla nostra pelle che a dare le cose per scontate, poi si finisce per farsi male. Pensavamo tutti che la salvezza in Lega Pro fosse stata raggiunta, ed invece siamo retrocessi. Quest’anno avremmo potuto puntare in alto, se non fosse stato per le nte vicissitudini. Il motivo per il quale la salvezza poteva sembrare scontata, è da ricollegare al grande valore di questa squadra, che però ha sempre mantenuto i piedi ben saldi a terra”. L’intero gruppo, ha dimostrato grande serietà e professionalità : “Aveamo già fatto tanti sacrifici in estate, ma con gli innesti di gennaio abbiamo trovato nuova forza. L’Hinterreggio è un gruppo di ragazzi splendidi e professionali, il cui modo di essere ha consentito di raggiungere questa salvezza, quanto mai meritata. Complimenti anche agli under, che hanno dato una grossa mano ad un organico tra i più giovani del girone“.
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A proposito di crescita, il cambio di modulo si è rivelato decisivo: “Si, col nuovo assetto tattico siamo cresciuti tantissimo, trovando una nostra dimensione ben precisa e sciorinando sempre bel gioco. Basti pensare alla vittoria di Cava dei Tirreni, oppure ai pareggi contro Savoia, Battipagliese ed Akragas. Abbiamo messo sotto le più forti del torneo, il rammarico riguarda solo la sfortunata sconfitta con l’Agropoli“. A proposito di piani alti, secondo Aliperta sono stati rispettati quasi in toto i pronostici della vigilia. “A parte il Torrecuso, sorpresa in positivo, e la Cavese, sorpresa in negativo, la zona alta della classifica rispecchia i valori di chi la occupa. Il Savoia è una vera corazzata, doveva vincere il campionato e l’ha fatto. Delle prime 6 squadre- conclude- 5 sono campane: neanche questo dato mi sorprende, visti gli sforzi economici profusi dalle società in questione, determinata sin da subito a disputare un campionato di vertice“.
Fabrizio Cantarella -rnp-
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