Il gol che ha deciso l’ultimo derby con il Trapani porta la sua firma. Kyle Lafferty, attaccante classe ’87, è sempre più l’anima offensiva del Palermo. L’ex Rangers, raggiunta quota 10 in campionato, vuole rendersi protagonista nella prorompente cavalvata dei rosanero, di prossimo ritorno in serie A.
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DATI ANAGRAFICI –
Nome completo: Kyle Joseph George.
Cognome: Lafferty.
Luogo e data di nascita: Enniskillen (Irlanda del Nord), 16 settembre 1987.
Nazionalità : Nordirlandese.
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RUOLO E CARATTERISTICHE – Alto 193 centimetri, destro, Lafferty è il classico centravanti di peso, in grado di fare reparto da solo. La stazza gli consente di duellare sul piano fisico con i difensori avversari e di prevalere spesso nel gioco aereo. A dispetto del fisico di corazziere, è in possesso di discrete qualità tecniche, che lo portano talvolta a provare la conclusione da calcio di punizione.
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LA CARRIERA – Lafferty inizia la propria carriera nel Burnley, squadra della seconda serie inglese, esordendo il 6 agosto del 2005 contro il Crewe. Tranne un singolare prestito bimestrale a inizio 2006 con la maglia del Darlington (9 presenze e 3 reti), Lafferty rimane al Burnley sino all’estate del 2008. La prima rete da professionista arriva nell’aprile del 2006, in Burnley-Luton Town, mentre il bilancio complessivo dei quattro anni in Inghilterra è di 13 reti in 92 presenze. Nell’estate del 2008 Lafferty si trasferisce in Scozia, ai Rangers di Glasgow, per 3 milioni di sterline e nell’agosto dello stesso anno il centravanti nordirlandese esordisce in Champions League, nel preliminare contro i lituani del FBK Kaunas. Alla prima stagione arriva subito il ‘double’, campionato e coppa di Scozia, e Lafferty trova discreto spazio in squadra realizzando 6 reti in 25 presenze. Rimane ai Rangers sino al fallimento del club scozzese, avvenuto nell’estate del 2012. Diverse le soddisfazioni ottenute con la maglia dei Rangers: tre campionati consecutivi vinti, 11 gol realizzati nella stagione 2010-2011, suo primato personale. Dopo il fallimento dei Rangers, Lafferty si trasferisce al Sion, club svizzero con il quale firma un contratto triennale.  Allenato da Gennaro Gattuso, colleziona venticinque presenze nel campionato svizzero, realizzando cinque reti. Lo stesso Gattuso, passato al Palermo, consiglia caldamente al presidente Zamparini l’acquisto di Lafferty, che si trasferisce in prestito alla società rosanero.
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STATISTICHE E PALMARES –  3 Campionati di Scozia (Rangers, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011). 1 Coppa di Scozia (2008-2009). 2 Coppa di Lega Scozzese (2009-2010, 2010-2011). Il bilancio totale con i club, comprensivo delle coppe nazionali e internazionali, è di 70 reti in 294 presenze, cui vanno aggiunte le 36 presenze e 9 reti collezionate con la nazionale dell’Irlanda del Nord.
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DICONO DI LUI… – Marco Degennaro, direttore sportivo del Sion lo ha definito “Un giocatore di grande fisicità . Uno degli aspetti che lo contraddistingue è il grande temperamento, aspetto che gli ha permesso spesso di entrare con facilità nei cuori dei suoi tifosi”. Bepi Pillon, ex tecnico della Reggina, ha dichiarato: “Lafferty è tra i giocatori più positivi in questo avvio di stagione del Palermo. Si tratta di un giocatore importante, che non sfigurerebbe nemmeno in serie A”. “Credo di capirne di calcio. Se ho voluto fortemente Lafferty a Palermo c’è un motivo”, questa la convinzione di Gattuso, esonerato da Zamparini dopo la sconfitta di Bari.
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LAFFERTY VS REGGINA – Un solo precedente tra l’attaccante classe ’87 e la Reggina, risalente alla gara di andata. Non al meglio della condizione fisica, il centravanti nordirlandese è rimasto in campo per 60 minuti prima di lasciare il campo a Malele. In quel momento i rosanero erano in vantaggio per 0 a 1 (gol dell’ex Barreto) prima del raddoppio arrivato in chiusura di partita grazie a Morganella.
LA STAGIONE 2013-2014 – In pochi si aspettavano un impatto cosi positivo di Lafferty nel calcio italiano. La concorrenza spietata nel reparto offensivo sembrava potesse limitargli gli spazi, l’ex Rangers invece con il passare delle settimane si è rivelato intoccabile. Cambia spesso il partner (Belotti, Dybala, Hernandez) ma difficilmente Iachini rinuncia a lui. Dieci le reti in campionato (pesante e decisiva l’ultima, realizzata nel derby con il Trapani), importante anche il lavoro svolto fuori dall’area di rigore.
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pa.rom. – rnp
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