È scritto nella mappa genetica delle squadre che non pongono limiti alla propria ambizione che sognare
si può. Credere nei propri mezzi non genera arroganza. La Battipagliese vuole i play-off e da domenica ha un motivo in più per ambire agli spareggi promozione. La vittoria nel derby con la Cavese è lo spartiacque finale di una stagione fin qui positiva. È finita 3 a 2, proprio come un girone fa.
Manca ancora il finale, ma dietro c’è quindi un intreccio avvincente. Partendo da lontano, quando il patron Procida, a settembre, decide di sollevare dall’incarico Ciaramello, affidando le sorti della prima squadra a Luigi Squillante: “Comunque andrà a finire, il nostro campionato l’abbiamo già vinto – sottolinea il tecnico -. Se dopo dicembre mi avessero detto che saremmo stati in questa situazione di classifica, avrei chiesto di apporre la firma. Sono soddisfatto del percorso intrapreso, che sta dando di giornata in giornata i suoi frutti. Dietro c’è il merito di tutti: c’è l’aiuto della società e il contributo dei ragazzi. Posso dire di allenare gente giovane, ma di valore”.
Giovedì la trasferta in terra calabrese, contro un Hinterreggio in attesa dell’aritmetica: “Agli avversari manca davvero pochissimo per brindare alla salvezza. Un punto garantirebbe loro la possibilità di esserci anche l’anno prossimo. Ma ancora non è detta l’ultima parola, quindi giocheremo con concentrazione, contro un avversario che vuole fare i punti decisivi. È una squadra in salute e va rispettata”.
Squillante ritrova Ferraro, tecnico ben conosciuto dal collega campano: “Nutro profonda stima nei suoi confronti”, conferma l’allenatore. “Ho un ricordo positivo di quando era calciatore, e anche da allenatore sta dimostrando appieno le sue abilità”.
All’andata finì senza vincitori né vinti: “L’avversario mi fece una buonissima impressione, nonostante avesse avuto una settimana di problemi legati a vicende extracalcistiche. Entrambe giocammo a viso aperto, anche se nel finale fummo un po’ sfortunati”.
Problemi di infermeria per Squillante: “Spero di recuperare qualche effettivo. Ad ora ho una rosa ristretta per via di diverse defezioni. Probabilmente arriveremo a Reggio con gli uomini contati. Recentemente ho dovuto giocare con sette under, il che fa capire la situazione dell’infermeria”.
Tra presente e futuro. L’ex allenatore del Gladiator dei record pensa principalmente al campo: “Ad ora rimango concentrato sulle partite che restano da giocare. Il futuro dipende tutto dai progetti che ha in testa la società”.
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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