Il segno “x” fa da padrone nella quart’ultima giornata. Tra chi “tira i remi in barca” e chi getta al vento
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le ultime chance, si registra il record di pareggi: 7 gare su 8 sono finite in parità , in ben 6 occasioni è uscito l’1-1 (l’unica eccezione, è rappresentata dal risultato “ad occhiali” di Vibo Valentia).
Cominciamo dal pareggio del ‘Dino Liotta’ (ancora chiuso al pubblico), visto che in questo stadio si è registrato uno dei primi verdetti del girone. Nonostante il punto raggiunto in extremis, il Licata di Catanese retrocede aritmeticamente in Eccellenza; un epilogo già scritto, tra difficoltà societarie e penalizzazioni. Il punto del Liotta, serve a pochissimo anche al Torrecuso (privo di 6 squalificati), che ormai si può considerare tagliato fuori dalla lotta playoff, visti i 15 punti di ritardo sull’Akragas. Restando in tema, gli agrigentini non vanno oltre l’1-1 in casa del Due Torri, e nella ripresa rischiano addirittura di perdere, complice l’inferiorità numerica. Anche in questo caso, il pareggio lascia più musi lunghi che soddisfazione, specie per quanto riguarda l’undici di Piraino, che sembra ormai avere nei play-out il solo mezzo per regalarsi un’altra Serie D. Tornando in zona play-off, le uniche squadre a vincere in questa giornata, sono state l’Agropoli (che con 3 punti a tavolino si conferma al terzo posto) e la Battipagliese. I bianconeri si aggiudicano il derby contro i cugini della Cavese, ottenendo una vittoria che mancava al ‘Pastena’ da 14 anni. Accade tutto nel primo tempo, quando Manzo, con una tripletta, oltre a far sorridere i suoi vince anche lo scontro tra bomber con De Rosa. Si riaccendono dunque le quotazioni play-off per le “zebrette”, mentre la Cavese, in tal senso, esce di scena. Un punticino, prima di riabbracciare la Lega Pro: il Savoia impatta sul campo del Montalto e rimanda la festa promozione a giovedì, quando davanti ai propri tifosi affronterà il Licata. In questo caso, l’esito della sfida può far sorridere entrambe le contendenti: anche per i silani infatti, possono ritenersi soddisfatti, per aver superato indenni un difficilissimo ostacolo ed aver mantenuto invariato il distacco di 5 punti dalla zona play-out. A decidere la sfida, manco a dirlo, i due cannonieri, Scarpa e Piemontese.
La Nuova Gioiese, nonostante il calo del girone di ritorno, festeggia un torneo più che positivo, mantenendo la categoria: il pareggio col Pomigliano lascia un pò d’amaro in bocca (vedi rigore fallito da Lombardo), ma il distacco dal Rende adesso è incolmabile. Salvezza solo rimandata invece, per l’Hinterreggio, che sul campo del Noto sblocca il risultato prima di farsi raggiungere, ma nel turno infrasettimanale di giovedì, salvo impensabili ribaltoni, manterrà la categoria. Città di Messina e Rende, a braccetto verso i playout. Il rigore di Pignatta evita ai silani di capitolare sul campo dei peloritani, ma anche qui, siamo nell’elenco del “tutti scontenti”: i padroni di casa perdono l’ultimo treno per la salvezza diretta e non riescono ad operare l’aggancio, mentre gli ospiti rimangono a -4 dall’Orlandina, che nel prossimo turno ha già la certezza dei tre punti a tavolino. A proposito dell’Orlandina, i siciliani si prendono il punto che volevano sul campo di una deludente Vibonese, contestata dal suo stesso pubblico.
Capitolo numeri e statistiche. Come detto, è stata la giornata con il maggior numero di segni “x” nonché di 1-1. Tra le squadre con meno pareggi (6), insieme alla Battipagliese da ieri pomeriggio ci sono anche Savoia ed Akragas. Restando in tema, le squadre che hanno pareggiato di più sono Noto e Montalto (14 segni x). Il Savoia resta la squadra che ha vinto di più (23 successi) e perso di meno (2 sconfitte). La capolista continua a vantare anche il miglior attacco (75 reti realizzate), mentre la migliore difesa resta all’Akragas (23 reti subite. Nonostante le ultime 3 partite senza sconfitte, il Licata continua a presentare numeri davvero impietosi: solo 4 le vittorie ottenute, ben 16 le sconfitte subite. Appartengono a Rende ed Orladina, i dati relativi al peggior attacco ed alla peggiore difesa: biancorossi con soli 24 centri all’attivo, siciliani con 57 reti sul groppone. Concludiamo con la classifica marcatori, monopolizzata dagli attaccanti delle squadre campane. Scarpa raggiunge De Rosa al comando a quota 20, e subito dietro, Manzo (18 reti) scavalca Tarallo (17).
Fabrizio Cantarella -rnp-
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