Le ultime giornate di ogni campionato calcistico che si rispetti hanno un grande legame con la figura del matematico Pitagora. Ipotesi, congetture, teoremi: infine, rimane solo la speranza. Sabato ce ne sarà un ultimo brandello per la Reggina, sparsa per il rettangolo verde dell’Euganeo. La sfida thrilling al Padova avrà tra gli spettatori maggiormente interessati Franco Colomba. In Veneto l’infruttuosa ultima esperienza in panchina, molto più lunga e significativa l’avventura in amaranto. Il tecnico nato a Grosseto analizza con lucidità il difficilissimo momento degli amaranto: “Sarà una frase fatta, ma bisogna dire che le speranze sono legate soprattutto alla matematica. La Reggina però ha il dovere e il diritto di crederci. Anche se di rado, in passato si sono verificate rimonte incredibili”. La stagione del Centenario, nelle intenzioni, doveva rappresentare il rilancio della Reggina. Non serve una calcolatrice per fare i conti con la realtà, Colomba (anche per rispetto) non vuole addentrarsi nelle motivazioni che hanno portato al fiasco: “Impossibile avere il metro della situazione stando al di fuori, le mie ipotesi sarebbero azzardate. Posso dire che quando una stagione prende il giro sbagliato, o si raddrizza subito oppure si finisce in un tunnel senza uscita. Mi sembra questo, purtroppo, il caso della Reggina”.
Punti che sono macigni in palio all’Euganeo, a contenderseli due squadre che condividono timori e preoccupazioni. Cosi lontani dalle ambizioni iniziali…: “Il Padova ha qualche punto in più ma di certo non può stare tranquillo. Si tratta della classica sfida da tripla, a vincerla sarà chi sfrutterà meglio errori e paure altrui. Sono due squadre accomunate da un destino diverso rispetto alle previsioni, oltre alle imprevedibilità del campionato cadetto non bisogna negare che qualche lacuna nell’organico ci sarà”. Dopo una doppia conduzione Atzori (intervallata dal breve interregno Castori), la Reggina si è affidata alle forze interne. Zanin e Gagliardi i traghettatori verso mari incerti, Colomba ricorda con affetto l’avvocato cosentino: “E’ una persona fantastica, innamorato pochi altri della Reggina. Si tratta di un grande motivatore e uomo spogliatoio, di sicuro fa dare a tutti i suoi giocatori il 101% delle proprie possibilità. Evidentemente però non è bastato alla Reggina per risalire la classifica”.
Rapido sguardo alle sfere alte della classifica. Il Palermo ha già in tasca il biglietto verso il Paradiso, dietro all’Empoli un gruppo di formazioni parimenti agguerrite e sfrontate. Colomba si fida della qualità offensiva dei toscani: “Credo che in questo rush finale l’Empoli possa far prevalere la maturità e la qualità dei suoi attaccanti. Le altre squadre però hanno freschezza mentale e brillantezza fisica, in cima alle sorprese metto il Latina”. La prossima stagione dovrebbe vedere Colomba nuovamente su una panchina, pronto a riscattare la negativa parentesi di Padova: “E’ stato un anno sabbatico, non per mia scelta. Alcune situazioni non si sono concretizzate, ho già qualche abboccamento in vista del prossimo campionato e spero che stavolta finisca con la fumata bianca”.
pa.rom. – rnp
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