Basta luoghi comuni. Che a Franco Gagliardi piacesse viaggiare in senso diametralmente opposto rispetto alle solite frasi e le banalità , cifra di molti protagonisti del mondo del calcio, è ormai cosa risaputa. Dopo aver quindi abusato dell’espressione ‘Partita della vita’, il braccio destro di Zanin compie un’inversione di rotta: “L’ho detto troppe volte, e non ha nemmeno portato bene. Con il Latina non è l’ultima spiaggia ma una partita importante, come le altre che ci saranno sino al termine del campionato. Ci sono 30 punti in palio, non sarà facile ma c’è il margine per centrare la salvezza“. A Pescara si è vista a tratti una Reggina sbarazzina, segno che gli amaranto sono consapevoli che usare il braccino in questo rush finale sarebbe un controsenso: “Lo spirito è rimasto sempre lo stesso, magari adesso spingiamo un pò di più ma questo anche perchè le condizioni psico-fisiche dei giocatori lo permettono. Inoltre guardando la classifica siamo consapevoli che il punto serve a poco e quindi osiamo di più, come abbiamo ben fatto nelle ultime uscite”.
Â
Gagliardi ne è certo, non c’è nessun freno psicologico a bloccare una squadra che continua a credere nelle proprie possibilità : “Lo si è visto anche a Pescara, sul campo di un avversario ostico. Nel finale è subentrata una comprensibile stanchezza, quando tieni in mano il pallino del gioco spendi più energie rispetto all’avversario. La reazione d’orgoglio però c’è stata ugualmente, domani voglio vedere lo stesso atteggiamento e qualche incertezza in meno“. Il Latina si palesa sulla strada della Reggina. A guidare con successo la formazione laziale c’è Breda, ex tecnico amaranto forse mai troppo amato: “Non dalla società , che invece lo ha lanciato con coraggio e difeso. L’ambiente invece in alcuni casi gli era ostile, io però gli riconosco qualità importanti. Si tratta di un ottimo allenatore, per me uno dei migliori della serie B. Questa società ha sempre fatto crescere i tecnici, Mazzarri non sarebbe diventato quello che è senza l’esperienza di Reggio Calabria”.
Â
Da sostituire gli squalificati Dall’Oglio e Barillà , mentre Lucioni dopo una settimana ‘di riflessione’ già a Pescara si era ripreso la maglia da titolare: “A centrocampo c’è qualche difficoltà , chi scenderà in campo dovrà dimostrare che la scelta dello staff tecnico è stata giusta. Lucioni? Forse ho esagerato nei rimproveri, lui più di altri aveva accusato psicologicamente i gol subiti da calcio piazzato. Ora è tutto risolto, a Pescara ha dato ottime risposte sul campo”. Non manca un piccolo spazio autocritico per il sanguigno tecnico amaranto, relativo alle contromosse tattiche da attuare in risposta alle scelte avversarie: “Con Varese e Crotone abbiamo subito l’impatto sulla gara di Calil e Pettinari, entrati nella ripresa. Nel primo caso però hanno anche influito gli episodi, penso al 3 a 0 mancato, al 2-1 in fuorigioco e all’espulsione di Barillà . Con il Crotone effettivamente qualcosa in più doveva essere fatta, assieme a Zanin siamo i primi a riconoscere eventuali nostri errori.”
Â
pa.rom. – rnp
Â
Commenti