Il tempo è (spesso) galantuomo. Allontanato dalla Reggina, più volte e con troppa facilità , Roberto Breda ha trovato l’oasi ideale in quel di Latina. Salito in corsa su un cavallo già dato per spacciato, ha guidato la formazione nerazzurra sino ai play-off, posizione che adesso bisogna mantenere sino al traguardo. Non sarà facile, la concorrenza è folta e agguerrita: “Credo mai si sia visto un campionato cadetto cosi incerto ed equilibrato, ci sarà da lottare sino all’ultima giornata. Pescara e Siena hanno esperienza e un organico più attrezzato, noi facciamo parte del gruppo delle sorprese. Da un lato c’è la maggiore qualità dall’altro la spensieratezza e la voglia di stupire, impossibile capire chi la spunterà ”. L’ultima vittoria sul Carpi dell’altro ex amaranto Pillon ha interrotto una striscia di tre sconfitte consecutive. Successo fondamentale per ritrovare la strada perduta: “Anche a dicembre avevamo accusato una flessione simile, la squadra in queste ultime settimane aveva smarrito compattezza e la giusta attenzione. Questa doppia crisi di risultati ci è servita per capire che è vietato mollare, basta allentare la presa per andare incontro a un filotto di sconfitte”.
Il tecnico trevigiano sabato tornerà al Granillo, teatro conosciuto da vicino nelle passate stagioni. Affiora un filo d’amarezza per un lavoro mai completamente riconosciuto, prevale però la riconoscenza verso la società amaranto: “Inutile guardare indietro o recriminare, è andata come è andata. Le cose sarebbero potute andare in modo diverso ma preferisco concentrarmi su me stesso  e pensare che avrei potuto fare meglio. Non cerco nessuna rivincita anzi rimarrò per sempre grato alla Reggina e a Foti, mi hanno preso dal nulla e dato un’opportunità importante”. Curioso l’incrocio in panchina con Zanin, come Breda veneto e passato dalla Primavera alla prima squadra amaranto: “Abbiamo giocato assieme a Treviso tanti anni fa, lo conosco discretamente. Ha capacità e voglia di giocarsi bene l’opportunità datagli dalla società , con Gagliardi forma un tandem affiatato. All’entusiasmo del primo si combina l’esperienza e il senso di appartenenza del secondo”.
Dopo la vittoria dell’andata, il Latina cercherà il bis per consolidare le ambizioni in zona play-off. Dall’altra parte della barricata una Reggina disperata o quasi, la classifica parla chiaro e obbliga ai tre punti: “Siamo consapevoli di affrontare un avversario con il coltello tra i denti e dobbiamo essere pronti a una battaglia. Le difficoltà della squadra amaranto sono legate al non poter fare la corsa su tante avversarie, salvo crolli sono rimaste in tre (Padova e Cittadella le altre, ndr) a giocarsi l’unico posto disponibile per i play-out, sempre se si disputeranno. La situazione è complicata, inutile negarlo“. La versione 2014, quella guidata da Gagliardi e Zanin, ha riportato speranza e determinazione in un gruppo che aveva palesato enormi difficoltà nel girone di andata: “La Reggina vista nelle ultime settimane non è quella della prima parte di campionato, questo è sicuro. Vedo una squadra viva, che combatte, con personalità e dinamismo. Vorranno vincere a tutti i costi e spingeranno alla ricerca dei tre punti, noi dovremo opporci con intelligenza e non sbagliare approccio alla gara. Abbiamo le nostre certezze, possiamo imporre il nostro gioco anche al Granillo”.
pa.rom. – rnp
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