Il pensiero dei protagonisti, intervenuti in sala stampa al Granillo
Novellino (Allenatore Modena)“Siamo una squadra molto giovane, come la Reggina d’altronde. Era una partita da chiudere, questo è il rammarico. Ho visto un ottimo Modena per tutta la partita, non solo nel secondo tempo. Le partite di calcio sono queste. Sapevamo di venire ad incontrare una squadra determinata. Siamo stati superficiali nel primo tempo, al rientro negli spogliatoi ho chiesto concretezza. Gli avversari non avevano nulla da perdere, per noi è comunque un punto importante. Non ho mai visto la Reggina tirare in porta, eccezion fatta per Dumitru. Ritengo che la difesa si sia comportata bene. Se gli avversari segnano è anche merito loro, non solo demeriti di squadra. Babacar? Abbiamo giocato una partita buona anche senza di lui. Il rammarico è quello di non aver vinto. Lo meritavamo. Mi dispiace vedere cosa succede a Reggio, ho un bellissimo ricordo di questa città”.
Barillà (Giocatore Reggina): “Purtroppo i calci piazzati ci penalizzano. Non molleremo mai, da qui alla fine. Oggi non meritavamo di perdere. Il rigore? Era lo stesso fallo fatto da me contro il Crotone. Qualcuno si metta la mano sulla coscienza. Da qui alla fine recupereremo qualche punto alle inseguitrici, non stanno scappando davanti. Tiriamo fuori l’orgoglio, ci sono ancora dieci partite e possiamo salvarci. Io ci credo”.
Gagliardi (Allenatore Reggina): “Se la squadra continua a prendere gol da calcio piazzato io non posso farci nulla. Gli arbitraggi continuano a sfavorirci, credo che avremmo otto punti in più senza le recenti disattenzioni delle terne. Da Novara in poi è stata una vergogna. Se subiamo qualcosa è perché non siamo al meglio dal punto di vista mentale. Non dirò mai che la mia squadra è scarsa, dovete cacciarci per farci retrocedere! Rivedremo la Reggina dell’ultimo quarto d’ora. Lucioni? Non si sente al meglio dal punto di vista psicologico, ci ho parlato e lo recupereremo con la giusta calma. Nello spogliatoio ho visto la regginità che c’era tanti anni fa, ho abbracciato i miei ragazzi”
f.i.
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