In apnea. Tra sabato e martedì c’è troppo poco tempo per ragionare su eventuali esoneri, in un punto della stagione che, per molte squadre, assume i tratti di una curva pericolosa. Ogni discorso è rimandato a domani, e in molte piazze i ruggiti della contestazione popolare e alcuni silenzi societari fanno capire che qualcosa può evolversi.
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È il caso di Padova, con un Serena in bilico dopo il pesante ko subito dai suoi per mano del Cittadella. Era uno scontro diretto, tra l’altro giocato in casa: si è trasformato nel sabato del dramma, con i biancoscudati annichiliti da una concorrente, e con un passivo eloquente di quattro gol. La partita di domani al Menti di Castellammare sarà decisiva, non riuscire a fare risultato pieno contro l’ultima in classifica sarebbe il suicidio che porterebbe ad un probabile allontanamento dell’ex tecnico dello Spezia.  E mentre la società non chiarisce la situazione, la tifoseria ha avviato una nuova protesta, con tanto di bomba carta al pullman della squadra.
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Non se la passa granché bene nemmeno Ivo Iaconi. Il tecnico, arrivato a Brescia lo scorso 4 marzo sulla scorta anche del volere del fratello Andrea, direttore sportivo del club lombardo, ha raccolto solo sconfitte. Nemmeno un gol realizzato e una spia rossa sempre accesa, ma il tecnico ha detto di non sentirsi in bilico nemmeno dopo il ko contro lo Spezia.
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Messe a tacere da Foti in persona, infine, le voci di un possibile allontanamento del duo Gagliardi-Zanin. Il patron amaranto, nel frenetico viaggio di ritorno da Empoli, ha pensato di richiamare Castori, ma una notte di riflessione lo ha portato a prendere una decisione definitiva: si va avanti con Gagliardi e Zanin fino al termine della stagione. Come va, va.
f.m.
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