Spesso e volentieri, tra gli addetti ai lavori, si disquisisce sulle percentuali di merito che può avere
un tecnico sul rendimento di una squadra di calcio. I più maliziosi sostengono che non si va oltre il 40%, altri riconoscono percenturali molto più elevate. Tutto è opinabile, l’arduo dibattito va avanti da decenni. Di sicuro, in molti continuano a chiedersi quanto sta incidendo il tecnico “neofita” Ivan Franceschini, sulla favola chiamata Gallico Catona. Sicuramente, prima ancora di rivolgere i meritatissimi elogi all’ex Reggina ed Hinterreggio, bisogna sottolineare il coraggio e la lungimiranza della società, che in momento delicatissimo della stagione, pur riconoscendo i meriti di Pasquale Casciano, non ci ha pensato un attimo a gettare nella mischia una figura che aveva appeso da pochissimo le scarpe al chiodo.
Ma veniamo all’operato del tecnico. Rigidità nel gestire il gruppo, capacità di stravolgere in corso l’assetto dei suoi: doti innate, che ben si coniugano con professionalità e umiltà. A ben vedere, nella metamorfosi rossazzurra non c’è nessun segreto particolare, ma solo concetti semplici come l’elastico 4-3-3, fatto di corsa e possesso palla. Nonostante sia nato solo questa estate, il Gallico Catona ha costruito un organico di qualità, che vanta una delle difese meno perforate del torneo. La mancanza di una prima punta, che rischiava di trasformarsi in un vero handicap, è stata ‘aggirata’ attraverso i fraseggi rapidi, grazie a giocatori di categoria superiore come Leo Gatto, il rigenerato Marco Cormaci e soprattutto un ‘delizioso’ Daniele Zappia, il quale sta mostrando doti veamente eccelse (i suoi movimenti senza palla, non hanno nulla da invidiare a quelli di un calciatore professionista).
Come abbiamo più volte sottolineato, la ciliegina sulla torta è rappesentata da fuori quota di valore: da Manuel Monorchio (arrivato a quota cinque) a Domenico Giunta, senza dimebticare il portiere Orazio Barillà, il talentuoso La Cava ed il duttile Musarella. Insomma, una base di partenza ottima per Ivam Franceschini, che può crescere e migliorare insieme ai suoi ragazzi, e che può fare di questa esperienza un grande trampolino di lancio. In attesa del futuro, si guarda ad uno splendido presente: la parola ‘serie D’, mette brividi ed emozioni solo a pronunciarla., la ‘primavera’ di Gallico e Catona ha squarci di cielo azzurro, i play off sono dietro l’angolo.
Qualcuno va oltre con l’immaginazione, magari pensando ad un assetto societario ancora più forte, con nuovi sponsor ed un azionariato popolare. Rimanendo con i piedi per terra invece, testa e gambe già rivolte alla trasferta di Roccella: serve un’altra impresa contro la squadra che ha dominato il campionato e dalla scorsa domenica sta festeggiando la serie D, ma questo Gallico Catona di imprese se ne intende…
Giuseppe Calabrò
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