L’esperienza porta consiglio ed equilibrio. Da quasi venticinque anni alla guida dell’Empoli, Fabrizio Corsi ne ha viste abbastanza per sapere che nel calcio essere bravi non basta. C’è da fare i conti con l’imponderabilità del caso: ‘Palo-gol, bravo. Palo-fuori, mona’, ricordava Nereo Rocco qualche decennio fa. La Reggina del Centenario sembrava avere qualità a sufficienza per navigare quantomeno in acque tranquille, la realtà invece è ben diversa. Corsi spiega le difficoltà amaranto rifacendosi al proprio passato: “Non ho mai visto un dirigente pensare alla fine del mercato di aver allestito una squadra mediocre. La verità è che le aspettative sono spesso ingannevoli, e i sogni fanno a pugni con la realtà del campo. Quanto sta vivendo la Reggina è capitato anche a noi, si pensa di avere una squadra attrezzata e poi invece si soffre nei bassifondi“. Quando i risultati non arrivano, si cambia guida tecnica. Sempre più spesso: “E’ una conseguenza del calcio nevrotico. Noi presidenti siamo ben coscienti di quanto può pesare una retrocessione o una mancata promozione, quindi il risultato della domenica viene preso come una questione di vita o di morte. Nel tentativo di esorcizzare in fretta i guai si cambia allenatore, non potendo sostituire tutti i giocatori. Bisogna fare autocritica, io stesso so in qualche circostanza di aver soltanto aggiunto confusione a confusione”.
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Dopo un ottimo girone di andata, l’Empoli ha rallentato la corsa. Risultato: il Palermo scappa verso il ritorno in A, il vento avversario soffia forte alle spalle dei toscani: “Squadre come Latina, Avellino e Trapani sfruttano la scia della promozione ottenuta la scorsa stagione e hanno dalla loro la spensieratezza. Il campionato cadetto quest’anno è particolarmente sorprendente e indecifrabile, di uguale con gli anni scorsi c’è che per play-off e play-out si deciderà tutto nel rush finale”. A Maccarone e compagni manca da troppo tempo un successo in casa, Corsi vede vicina la fine del tunnel: “I periodi di appannamento ci stanno, bisogna saperli gestire e uscire in fretta. Abbiamo vinto più gare in trasferta che in casa, è un dato anomalo che va considerato. Nelle ultime due gare l’Empoli si è espresso sotto i propri standard, in precedenza però qualche episodio sfortunato ha contribuito nel mancato raggiungimento della vittoria”.
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Caccia ai tre punti. Comune l’obiettivo di Empoli e Reggina, prossime avversarie al Castellani. Corsi mette da parte la classifica: “Conterà poco, in questi casi i valori vengono assorbiti dall’importanza della posta in palio. Credo sia una gara da tripla, nell’ultima fase del campionato le squadre che lottano in zona salvezza viaggiano a passo spedito. Sabato non conterà molto la qualità ma l’atteggiamento e lo spirito che le due squadre metteranno in campo”. Dall’azzurro all’azzurrino e allo stesso colore, più ‘pesante’, della Nazionale maggiore. Percorso quasi automatico, Empoli è spesso trampolino di lancio per i giovani più interessanti: “Cerchiamo di lavorare con passione ed equilibrio. La piazza ci aiuta, non c’è esaltazione o disperazione. La tranquillità è l’aspetto principale per far crescere nel migliore dei modi un giocatore alle prime esperienze”.
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pa.rom. – rnp
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