Uno dei pochi fuori dal trambusto. Del guazzabuglio delle panchine cadette, girevoli come le porte di un Hotel, Cagni non ne ha fatto parte. Sulla panchina dello Spezia l’ultima esperienza, in questa stagione la serie B ha visto molti tecnici avvicendarsi in un tourbillon incontrollato ma non l’ex allenatore dell’Empoli. Da capire i motivi che portano i presidenti a cambiare più allenatori che cravatte: “La questione va risolta a monte. La scelta iniziale è molto importante, va ponderata e analizzata con calma. L’impressione invece è che i presidenti scelgano senza troppa convinzione, per poi cambiare alle prime difficoltà. Bisogna dare un freno a questo fenomeno, negli ultimi anni si è davvero esagerato“. ‘Progetto’ la parola assente dal vocabolario del calcio italiano, il resto l’ha fatto una moda che va sempre più diffondendosi: “Frenesia e cultura del risultato, sono questi i mali principali da combattere. Non si può pretendere tutto e subito, serve coerenza e la fiducia in una scelta. Non condivido nemmeno la corsa al giovane allenatore. L’esperienza e il curriculum non servono più a niente? Se sino a oggi la gavetta ha contato qualcosa c’è un motivo, qualche giovane tecnico bravo ci sarà ma l’esperienza è fondamentale”.
Il Palermo, poi il nulla. La formazione rosanero è praticamente certa del ritorno in serie A, dietro c’è un gruppo di squadre che punta alla seconda piazza. Titolare attuale della poltrona è l’Empoli, prossima avversaria della Reggina: “I toscani hanno qualità evidenti e il giusto mix di esperienza e giovani talenti. Sono una squadra a trazione anteriore, attuano un calcio propositivo e questo li ha portati a subire qualche gol di troppo. Quando la condizione fisica non è ottimale, è sempre la difesa a risentirne in particolar modo“. Difficile quindi capire chi farà compagnia al Palermo, anche perchè diverse sorprese puntano sul fattore entusiasmo: “Empoli, Siena e Pescara sono le squadre maggiormente attrezzate, Crotone, Trapani e Avellino hanno dalla loro il fattore sorpresa. Si deciderà tutto nel rush finale, la qualità conterà parecchio ma oltre ai valori servirà anche una condizione fisica adeguata”.
Capitolo Reggina. Gli amaranto sono il perfetto esempio del fenomeno ‘allenatori intercambiabili’, quattro le gestioni tecniche nell’anno del Centenario. Cagni unisce le difficoltà della Reggina a quelle di altre ‘big’ disilluse: “Quando penso al campionato tormentato degli amaranto faccio il paio con quanto vissuto da Padova e Novara. Cosi come in vetta ci sono diverse sorprese, in coda abbondano formazioni che pensavano di lottare per altri traguardi. Mai ho visto un campionato di B cosi strano, Palermo ed Empoli a parte sembra di vedere una classifica capovolta”. A Di Michele e compagni per ravvivare la speranza servirà replicare il blitz vittorioso di Carpi, missione possibile? Si, stando alle parole di Cagni: “L’Empoli in casa sta incontrando qualche difficoltà, non vive inoltre un ottimo momento di forma. La Reggina, nonostante la classifica dica il contrario, ha qualità e valori. Gli amaranto in contropiede possono far male, sarà probabilmente una gara tesa, con poche emozioni. Quando i punti iniziano a pesare lo spettacolo spesso va a farsi benedire…”
pa.rom. – rnp
Commenti