Il destino, nel calcio così come nella vita, sa essere davvero strano. Prima ti può togliere qualcosa lasciandoti davvero l’amaro in bocca, poi te la può restituire quando meno te l’aspetti, magari ballando sul ritmo delle coincidenze. 16 marzo 2013: Davide Dionigi saluta i colori amaranto, venendo esonerato nella notte che segue la sconfitta col Cesena. Una sconfitta casalinga davvero beffarda con la compagine dello Stretto che spreca l’impossibile ed i romagnoli che portano via l’intera posta in palio, grazie a due clamorose papere di Facchin. Quella sera, il tecnico emiliano non era neanche in panchina, in quanto squalificato dopo l’espulsione rimediata per proteste a Livorno.
Per ‘Re Davide’, dopo la fumata nera con più di un club (Lecce e Juve Stabia, quelli a cui era stato più vicino), ormai sembrava profilarsi un anno ‘sabbatico’. Stare fermo così a lungo non è stato certo facile, per chi ha vissuto di calcio fin da quando era ragazzino, ma la settimana scorsa, la chiamata della Cremonese riporta Davide Dionigi in panchina: niente più pause, si torna in trincea per provare a riportare Cremona in serie B. 16 marzo 2014: la Cremonese di Dionigi debutta contro il San Marino, i grigiorossi devono superare subito le contestazioni e la diffidenza di un ambiente tanto deluso quanto arrabbiato. L’operazione riesce, l’undici lombardo vince e convince, ed al di là del fatto che l’avversario fosse abbordabile, l’impatto del nuovo allenatore è più che positivo. Davide Dionigi, un anno dopo: per dare un calcio alle amarezze, per riprendersi quella serie B che ha dimostrato ampiamente di meritare, al di là di un amaro epilogo…
Ma le coincidenze del destino, non finiscono qui. Il 17 marzo 2013 infatti, la Reggina ufficializza Bepi Pillon come nuovo allenatore. Il tecnico di Peganziol torna in riva allo Stretto, dopo che era stato esonerato a sua volta troppo frettolosamente, 4 anni prima, in serie A. Un avvio confortante, poi una caduta che sembrava spalancare le porte della Lega Pro, fino all’improvviso scatto delle ultime 3 giornate: le vittorie all’ultima curva con Cittadella e Grosseto, unite al pareggio nella ‘partita della vita’ del Menti di Vicenza, portano all’agognata salvezza. Nonostante il mantenimento della categoria, la strada del club di via delle Industrie e quella di Pillon si separano: anche lui, che tra campo e panchina è nel calcio da quasi 40 anni, si stava abituando all’idea di un anno di pausa forzata. Ed invece, da questo pomeriggio è il nuovo allenatore del Carpi.
Bepi Pillon, un anno dopo: è ancora serie B, il suo debutto a Carpi avverrà sabato in quel di Novara, ultima frontiera del viaggio amaranto verso i playout. La Reggina incrocia le dita mentre il destino continua a giocare…
f.i.-rnp
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