Certezze e imprevedibilità. La ventinovesima giornata del campionato cadetto conferma l’allergia momentanea al pareggio (per la seconda settimana consecutiva solo una X) e la bellezza della lotta serrata in cima alla classifica. Traffico dell’ora di punta, il posto disponibile però è solo uno. Vale come un marchio indelebile infatti il successo, tutto argentino, del Palermo sul Brescia. Rosanero d’acciaio e con il biglietto già in mano: il ritorno in Paradiso, visto il vantaggio (+ 9 sulle prime inseguitrici) è da considerarsi cosa fatta. Chi invece dovrà sgomitare più del previsto è l’affannato Empoli di Sarri. L’unico 0 a 0 di giornata si consuma al Braglia, tra il Modena e i toscani. Doppio il campanello d’allarme, l’entusiasmo delle numerose contendenti e la scarsa brillantezza attuale della coppia gol Tavano-Maccarone. Empoli agganciato sul podio dal ritrovato Lanciano, vittorioso sul Novara. Nessun bluff, gli abruzzesi dopo un periodo d’appannamento ritrovano la solidità dei giorni migliori. Fortunati al gioco..e in amore: l’abbraccio dell’uomo partita Turchi alla compagna-presidente Maio l’immagine copertina da conservare nell’album dei ricordi.
Scambio di ruoli in zona play-off. Le sorprese Trapani e Crotone si ritrovano inaspettatamente a far da lepre a chi aveva questo ruolo nelle previsioni iniziali, vale a dire Siena e Pescara. Nel derby tra calabresi succede tutto nell’ultima mezz’ora. La Reggina va sotto, trova il pareggio e infine crolla sotto i colpi della ‘meglio gioventù’ pitagorica. Drago azzecca la mossa Pettinari e scopre le carte: il poker vale l’investitura e al contempo inguaia gli amaranto, troppo fragili tra le mura amiche. La sfida tra sorprese va al Trapani. I siciliani espugnano il campo del Latina all’ultima curva, agganciandolo a quota 45. Per entrambe le ambizioni dovranno fare i conti con il prepotente ritorno di Siena e Pescara. La cura Cosmi funziona perfettamente: nell’antipasto di giornata gli abruzzesi vincono di misura sul campo dello Spezia, i 7 punti raccolti nelle ultime 3 giornate consentono di mutare nuovamente gli orizzonti. Il Siena sarebbe il vero anti-Palermo. Ben 49 i punti raccolti sul campo dai toscani (nell’ultimo turno vittoriosi per 1 a 0 sul Cesena), secondi solo ai rosanero. Bisogna fare i conti però con la penalizzazione di 7 punti, che non evita ugualmente sogni di gloria.
Gautieri e Vecchi, ultima fermata. Le panchine cadette si confermano girevoli come poche altre, Varese e Carpi le ultime a cambiare guida tecnica. Lombardi sconfitti nettamente dal Padova tra le mura amiche, la nuova strada è in realtà quella originaria, a Sottili il compito di riportare tranquillità. Il mancato cambio di passo nonostante un mercato invernale coi fiocchi costa il posto a Vecchi, esonerato in favore di Pillon. Fatale la sconfitta degli emiliani sul campo del Cittadella, gli uomini di Foscarini tornano a sorridere e sperare. Bari, il San Nicola non perdona. E’ una cornice di pubblico da serie A a fare da sfondo all’ottavo successo interno dei galletti, l’Avellino ultima vittima dei pugliesi. Alla formazione di Alberti sembrano interessare poco le beghe societarie, la salvezza (in attesa di capire cosa accadrà) si avvicina sempre più. Chi invece ha da tempo riposto nel cassetto ogni velleità è la Juve Stabia. I campani lottano ma alla fine cedono alla Ternana, umbri con un passo da promozione da quando Tesser è subentrato a Toscano.
pa.rom. – rnp
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