Da avversario del Carpi…a ‘tifoso’. Pochi giorni dopo l’importante e perentorio tris della Reggina agli emiliani, Simone Giacchetta è tornato sul luogo del delitto. Al Cabassi ieri è andato in scena il recupero tra Carpi e Padova, l’1 a 1 finale ha soddisfatto a metà il direttore dell’area tecnica amaranto: “Alla fine il risultato è giusto. Il Carpi ha avuto diverse occasioni per raddoppiare, ma anche rischiato di perdere nel finale. Meglio cosi, una vittoria del Padova avrebbe complicato il nostro cammino“. Il percorso della Reggina si è rinvigorito dopo l’ultima vittoria, utile per cancellare le due sconfitte precedenti ma non il rammarico ad esse legate: “Prestazione importante e non casuale della squadra, abbiamo vinto con merito su un campo non facile. Nel primo tempo i giocatori hanno sofferto tutti insieme, nella ripresa è venuta fuori l’anima della Reggina. Le sconfitte con Novara e Varese rappresentano un rimpianto clamoroso, anche in quelle occasioni la squadra aveva risposto presente ma è stata punita da episodi avversi e scelte arbitrali errate“.
Lo spirito rinnovato, da tigre ferita e battagliera, ha rialzato una Reggina che sembrava già condannata. Secondo Giacchetta con questa rabbia la salvezza potrà essere ottenuta: “E’ questo l’atteggiamento che ci aspettavamo di vedere da inizio stagione, e che ha sempre contraddistinto questa società. Nelle ultime due gare abbiamo realizzato tanti gol, riscoprendo il nostro potenziale offensivo. Adesso è arrivato il momento di migliorare in fase difensiva, crediamo fortemente nella possibilità di raggiungere la salvezza“. Orgoglio ritrovato e gruppo unito, ma anche la qualità dei singoli. Sbaffo e Di Michele, dopo qualche prestazione opaca, hanno guidato la bellissima Reggina vista nella ripresa di Carpi: “Conosciamo bene il loro valore, sono giocatori di caratura superiore. Proprio per questa ragione hanno l’onore e l’onere di avere sulle spalle qualche responsabilità in più e in mano le chiavi dei momenti decisivi“.
Capitolo derby. E’ Reggina-Crotone la vera partita del Centenario? Giacchetta raffredda le tensioni e preferisce non aumentare il peso psicologico di una gara che si presenta da sola: “E’ importante ma non decisiva. Il Crotone ha giovani di qualità, un impianto di gioco ben preciso e la mente sgombra da pensieri. Verrà al Granillo con entusiasmo e la voglia di continuare un percorso positivo, la classifica dice che dobbiamo avere rispetto dei prossimi avversari“. Gagliardi, prima di Reggina-Varese, fece un accorato appello al pubblico, raccolto in parte dalla tifoseria amaranto. Giacchetta spera in una presenza più nutrita nel prossimo impegno casalingo: “Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, la spinta e il loro calore possono dare un aiuto concreto alla squadra. Credo anche loro si siano accorti che adesso si vede una Reggina diversa, combattiva e determinata. E’ giusto sostenerla e accompagnarla nella complicata missione salvezza”.
pa.rom. – rnp
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