UNO PARI…La Reggina si ‘vendica’ della sconfitta subita all’andata col Carpi, “restituendo” ai biancorossi la beffa subita al Granillo in pieno recupero, quando Memushaj siglò lo 0-1 finale. Il ‘mini-bilancio’ dunque, vede le due squadre con 1 vittoria a testa.
CORSI E RICORSI- L’ultimo successo per 0-3, era stato ottenuto il 19 marzo scorso, quando, alla 32^ giornata, la compagine dello Stretto espugnò Ascoli con la tripletta di Di Michele, consentendo a Bepi Pillon di esordire col botto nella sua seconda esperienza calabrese. Ironia della sorte, anche al Del Duca i tre gol decisivi arrivarono nel secondo tempo, dopo che la prima frazione si era conclusa a reti inviolate. Restando in tema di analogie, anche in quella circostanza la Reggina si presentò all’appuntamento dopo una sconfitta interna (1-2 contro il Cesena).
UN TRIS PER SPERARE- Tornando al successo dopo 4 turni di astinenza, nei quali non erano più riusciti a tenere inviolata la propria porta, gli amaranto hanno già eguagliato il numero di vittorie del girone d’andata (3). Negli ultimi 180 minuti, tra Varese e Carpi, sono stati inoltre messi a segno gli stessi gol realizzati tra il 26 dicembre ed il 22 febbraio (6).
I TRE TENORI- Sesto gol stagionale per David Di Michele, che raggiunge a quota 6 Federico Gerardi in cima alla classifica relativa ai cannonieri amaranto. Seconda marcatura invece, per Alessandro Sbaffo (anche la prima era arrivata in trasferta, al Rigamonti di Brescia), mentre Fabio Lucioni, con la stoccata che ha sbloccato il risultato del Cabassi, si è regalato la prima gioia in campionato con la maglia della Reggina (la prima in assoluto risaliva al 4 dicembre 2013, quando il difensore umbrò risolse la gara di Coppa col Chievo, e regalò ai ragazzi di Dionigi il passaggio del turno).
IL CONFRONTO- La Reggina del Centenario, sul campo ha 7 punti in meno di quella edizione 2012/2013. Nella scorsa stagione infatti, l’undici di Davide Dionigi, alla 28^ di campionato, pareggiò 1-1 contro lo Spezia al Granillo, salendo a quota 32 (30 in classifica visto lo ‘sconto’ di penalizzazione, portata da -3 a -2).
Capitolo gol segnati e gol subiti: l’attacco adesso è in vantaggio (26 gol contro 25), mentre si riduce il gap della difesa (il trio Benassi-Zandrini-Pigliacelli fin qui ha subito 41 gol, alle spalle del duo Baiocco-Facchin erano finiti 34 palloni).
F.I.-rnp
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