Passione calabrese e glacialità veneta. Dopo essersi affidata a Breda e Pillon nelle ultime stagioni, la Reggina chiede ancora aiuto al Veneto. Stavolta tocca a Zanin (affiancato da Gagliardi) provare a guidare gli amaranto verso la salvezza. Missione pienamente riuscita a Bepi Pillon nello scorso campionato. Arrivato al posto di Dionigi nel rush finale, ha festeggiato l’obiettivo senza dover nemmeno passare dai play-out: “Per me è stato come vincere un campionato. Non era per niente semplice, la scossa iniziale (9 punti raccolti nelle prime 4 gare, ndr) è stata fondamentale, ha permesso di centrare la salvezza. Grande soddisfazione, merito di tutte le componenti che hanno lavorato nella stessa direzione“. Stesso incipit positivo per la coppia Gagliardi-Zanin (8 punti in 4 giornate) prima della doppia sconfitta che ha riportato paure e incertezze: “La partenza era stata incoraggiante, significa che la strada intrapresa è quella giusta. La gara con il Varese è stata un qualcosa di incredibile, raramente si vedono epiloghi del genere. La Reggina non deve mollare, credo sia ancora concreta la possibilità di centrare la salvezza. Sarebbe importante far risultato a Carpi, trasferta difficile che potrebbe ridare la spinta giusta agli amaranto“.
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Nel tumultuoso periodo che ha anticipato la sosta invernale (e costato nuovamente il posto ad Atzori) si era fatto il nome di Pillon, l’ipotesi di un ritorno in riva allo Stretto però non è mai stata considerata dalle parti: “Sento spesso Foti, c’è stima reciproca e siamo rimasti in ottimi rapporti. Non abbiamo mai parlato però di un mio ritorno alla Reggina. Il patron amaranto ha esperienza e capacità , se ha scelto Gagliardi e Zanin significa che li reputa la miglior opzione possibile“. David Di Michele è l’ago della bilancia. Determinante nella seconda parte della scorsa stagione, l’esperto capitano amaranto sta incontrando qualche difficoltà in questo campionato. Pillon però non ha dubbi: “Si tratta di un giocatore troppo importante per potervi rinunciare. Per me è stato essenziale, posso soltanto ringraziarlo per quello che ha fatto dentro e fuori dal campo. E’ sempre stato d’aiuto per la squadra e all’altezza della situazione, non è un caso se nonostante l’età avanzata sia un punto fermo anche in questa stagione”.
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Caos arbitri. L’argomento legato ai direttori di gara sta tenendo banco da qualche settimana, i diversi errori (alcuni evidenti) rischiano di far cambiare direzione alle stagioni di una squadra. Pillon si allinea al pensiero di Giacchetta ma frena sull’uso della tecnologia: “Non si possono mandare arbitri alle prime armi in partite importanti, quando ogni decisione pesa e si decidono i destini delle squadre serve esperienza. Moviola in campo? Sono moderatamente favorevole. Andrebbe bene nei casi di gol fantasma, per verificare se la palla è entrata o meno. Per il resto preferisco la tradizione, anche perchè se si ferma il gioco in continuazione si snatura questo sport”.
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pa.rom. – rnp
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