Il pensiero dei protagonisti, intervenuti in sala stampa alla fine della gara Reggina-Varese
Gautieri (Allenatore Varese): “Siamo stati bravi nel crederci. Alleno una squadra per ottenere i risultati anche attraverso le difficoltà. Abbiamo sbagliato qualcosa e bisogna migliorare, ma ho visto una squadra matura. Calil è stata la mossa vincente. Ha fatto la differenza. Si è fatto trovare pronto, dimostrando professionalità quando chiamato in causa. Tensione? E’ normale. Si vivono settimane intense, cerchiamo di ottenere sempre il massimo. C’è stata tanta sportività, comunque. Onore alla Reggina che ci ha creduto fino alla fine. Noi siamo stati bravi a sfruttare le occasioni, siamo ripartiti bene e abbiamo fatto gol”.
Milanese (Direttore Sportivo Varese): “Dalle azioni costruite sono scaturite i gol. Sul 3 a 2 la Reggina ha segnato, ma per troppa foga ci ha concesso un contropiede che ci ha dato la vittoria. Il numero delle occasioni mi porta a dire che la vittoria sia meritata. La Reggina è una squadra gloriosa che vive un momento delicato, non voglio commentare i suoi errori. La linea tra vincere e perdere è sottile, bisogna avere testa fino alla fine e il campionato può restare aperto. Calil? Nel 4-3-3 anche Maradona troverebbe difficoltà a trovare spazio. I numeri dieci hanno concorrenza forte, Oduamadi e Di Roberto sono ali forti“.
Fischnaller (Calciatore Reggina): “Ci è andata malissimo. È stata una partita stranissima. Primo tempo alla grande. Non so cosa è successo, qualche errore lo abbiam fatto. Non è ancora finita. Ci sono tante finali da qui alla fine, proveremo a vincerle tutte. Di Michele? In occasione della ripartenza ha cercato il pallonetto e ha fatto bene. Commentare ulteriormente è inutile, dobbiamo archiviare questa partita e guardare avanti. Calci piazzati? Dobbiamo stare più attenti. Calil? È un ottimo giocatore, lo sappiamo. Soprattutto dopo il 3 a 2 abbiamo mostrato carattere, purtroppo è andata come è andata. Ci sono tante partite, la strada è quella giusta”.
Lucioni (Calciatore Reggina): “Sta diventando un’ossessione. Lavoriamo in settimana, ma servono più attenzione, concentrazione e determinazione. Non ho capito bene se l’errore sia stato di linea o meno, ma è evidente che soffriamo troppo. In tutto l’arco della partita non c’è stata supremazia da parte degli avversari. C’è rammarico perché l’avevamo preparata molto bene. Però abbiamo voglia di rifarci immediatamente. Il cambio del Varese ci ha messo in difficoltà. Ha creato superiorità numerica. Per tanti motivi non siamo stati in grado di fermare Calil. La retrocessione, qualora ci fosse, brucerebbe a tutti, ma soprattutto a noi calciatori. È dal 4 luglio che stiamo sudando e proviamo a uscire da questa situazione”.
Rea (Calciatore Varese): “La Reggina forse si è chiusa troppo. Per noi è una vittoria fondamentale. Sul 3 a 3 sembrava finita. Si sono sbilanciati, e abbiamo fatto gol. La Reggina si salverà. Nonostante io abbia giocato a Messina, ho visto la Reggina sempre con simpatia. È una società importante. Dobbiamo essere bravi a chiudere prima i match”.
Gagliardi (Allenatore Reggina): “Avevamo riacciuffato il pari. Abbiamo commeso un’ingenuità sul finale, l’avversario ci ha punito. Il Varese ha fatto la sua partita. Volevano dare tutto. Sul 2 a 0 potevamo fare anche il terzo gol, e alla luce di quanto successo brucia. È stata esaltante per buona parte della gara, ma ha riservato soprese amare. Bisogna continuare a lavorare. Ritengo che nel secondo tempo ci sia stato anche un calo fisico. Abbiamo pensato di sostituire Barillà, lo abbiamo cambiato di posizione. L’arbitro non aspettava che ammonirlo, e questo la dice lunga. Le frasi della vigilia? Vincendo ce la saremmo giocata al 50%. La percentuale scende. Volevo invitare l’ambiente a prepararla meglio. Frascatore? Aveva caratteristiche più difensive. Bacchete magiche non ce ne sono. Parlare di difficoltà di organico è inutile, lo ribadisce la classifica. Bisogna sfruttare ogni situazione. Se partissimo oggi l’organico mi darebbe la possibilità di essere al centro della classifica. Purtroppo devo cominciare da una situazione di classifica difficile. Nonostante le difficoltà, negli spogliatoi ho visto una squadra unita. Ho visto gente piangere nello spogliatoio“
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