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Pomeriggio grigio, freddo e piovoso al ‘Granillo’ per la sfida del Centenario. Punti salvezza in palio per Reggina e Varese. La squadra amaranto si presenta con un 4-2-3-1, all’interno del quale Pambou e Dall’Oglio fanno da schermo davanti alla difesa e coprono le spalle al contempo a Maicon, Sbaffo e Dumitru che agiscono, a loro volta, a supporto di Di Michele.
MAGIA DI DUMITRU- E’ proprio Dumitru che si inventa una perla balistica all’8’, in quella che è la prima vera occasione del match. Controllo, dribbling e destro a giro alla ‘Del Piero” che non da scampo a Bressan. Reggina ben disposta in campo che manovra anche con una certa rapidità le proprie sortite offensive. Varese che invece soffre in mediana dove non riesce a creare superiorità. E’ il carattere però degli amaranto che consente loro di recuperare numerosi palloni proprio nella zona nevralgica del campo. Gautieri scuote i suoi che al 22’ confezionano (e falliscono) una clamorosa palla gol. Dal limite dell’area piccola, Di Roberto spara alle stelle e lo stesso sfiora la traversa, poco più tardi, direttamente da calcio di punizione. Reggina che subisce la verve ospite in questo frangente di gara. Si tratta di un fuoco di paglia, perché i varesini sono costretti in seguito a doversi rintanare nella propria metà campo con Maicon che per un soffio non finalizza dopo l’ottimo dialogo tra Di Michele e Barillà. Il raddoppio è però rinviato di pochi istanti: progressione di un incontenibile Sbaffo che si guadagna un calcio di punizione dal limite. Della battuta se ne incarica capitan Di Michele che, con una presa non perfetta di Bressan e con l’aiuto del palo, manda la sfera in gol. Sulla rete del raddoppio locale, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Divertito il pubblico del ‘Granillo’ che riserva scroscianti applausi per i ragazzi del duo Gagliardi-Zanin, per una prima frazione disputata alla grande, con il giusto mix di carattere e bel calcio.
RIPRESA DA INCUBO- Il sole fa capolino per l’inizio del secondo tempo ed anche con l’ingresso di Calil per Damonte negli ospiti. Nella Reggina invece Maicon e Dumitru arretrano leggermente a protezione del doppio vantaggio, con il solo Di Michele a pungere in attacco. Questo consente ai biancorossi di rendersi pericolosi dalle parti di Pigliacelli, proprio con il neo entrato Calil che non inquadra lo specchio in due circostanze. L’occasionissima per andare in gol capita però nuovamente alla Reggina. Contropiede perfetto con Dumitru che libera Di Michele il cui “cucchiaio” viene sventato in angolo da Corti all’ultimo istante. “Gol sbagliato e golsubito” recita la legge non scritta del calcio. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Bjelanovic fa valere le sue lunghe leve e di testa riapre il match. Subito dopo c’è da segnalare l’ingresso di Frascatore per Maicon e poi il tiro di prima di Di Michele che viene messo in angolo da un difensore lombardo. C’è però da soffrire per i calabresi che rimangono in inferiorità al 25’. Barillà, in contropiede, entra in rotta di collisione con Bressan in uscita disperata a centrocampo. Fallo del calciatore amaranto (ingenuo a dire il vero) e secondo giallo dopo essere stato graziato nel primo tempo. Frascatore arretra come terzino di sinistra, mentre Dumitru viene dirottato sull’out di destra. L’inerzia è cambiata ed il Varese ne approfitta trovando il punto del pareggio ancora con un colpo di testa. Oudamadi concretizza alla mezz’ora il cross dalla fascia mancina. Lombardi vicini al tris, ma è super l’intervento di Pigliacelli che dice di no al sinistro a giro di Di Roberto. Anche in questo caso il gol è posticipato di pochi minuti. Gran tiro da fuori di Calil (il suo ingresso ha cambiato volto al match) e Pigliacelli non può davvero nulla. Il Varese ribalta ed il ‘Granillo’ è gelato. Ci pensa Fischnaller (subentrato poco prima del terzo gol ospite) a riaccendere i tifosi locali, siglando con un tiro potente il gol del 3-3. La giostra di emozioni però non finisce qui e purtroppo per i tifosi di casa Oudamadi cala il poker in contropiede. Locali troppo sbilanciati nonostante l’uomo in meno e che vengono puniti in ripartenza. La quarta rete dei biancorossi è probabilmente viziata da un fallo in attacco ai danni di Adejo.
Una sconfitta davvero pesante da digerire per gli amaranto che pagano l’inferiorità numerica, ma anche alcune ingenuità difensive ed offensive, con una ripresa davvero da dimenticare per quanto rocambolesca negli episodi. Questa seconda battuta d’arresto torna nuovamente a complicare la strada per la salvezza.
Fabrizio Cantarella – Reggionelpallone.it
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