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In un pomeriggio soleggiato, tipicamente primaverile, Reggina e Trapani si affrontano con motivazioni di classifica opposte. Due squadre che negli ultimi periodi hanno trovato più sorrisi che rimpianti. Granillo “rumoroso” con i tifosi ospiti che occupano in toto il proprio settore, mentre si registra una maggiore affluenza di sostenitori amaranto rispetto al solito.
COSI’ IN CAMPO- Padroni di casa che si presentano con Gerardi in mezzo a Di Michele e Sbaffo (invertiti dopo pochi minuti dall’avvio); dall’altra parte 4-4-2 per Boscaglia, con Mancosu e che Iunco hanno il compito di scardinare la difesa avversaria.
RITMI SOSTENUTI- In avvio sono i siciliani a fare la partita e la Reggina pressa forte nella propria metà campo, provando a non fare ragionare gli avversari. Tuttavia, questi ultimi, collezionano una serie di calci d’angolo che però non portano i frutti sperati, eccezion fatta quando Pigliacelli si fa sfuggire il cross di Nizzetto, sventato poi da Barillà. Locali che invece al 18’ ci provano con Di Michele, ma provvidenziale è la chiusura in angolo di Ciaramitaro. Proprio da questo tiro dalla bandierina, Gerardi colpisce alto di testa da buona posizione. La sfida regala subito altri sussulti frutto dei ritmi sostenuti sui quali si procede ed allora destro a giro da fuori area di Nizzetto ma la mira è imprecisa. Dopo una fase di stanca, fatta di tanti errori da una parte e dall’altra, il finale regala altri due sussulti. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il Trapani costruisce la prima chiara occasione da gol del match. Pigliacelli però è super e con un colpo di reni mette in angolo il pallonetto di Iunco. Amaranto che non ci stanno e pareggiano subito il conto delle occasioni da rete, con il tiro di Dall’Oglio, deviato da Terlizzi, che per poco non supera Nordi il quale in maniera goffa riesce comunque a salvarsi. Di fatto si chiude qui la prima frazione all’insegna dell’equilibrio, con l’attacco locale che nonostante il tanto movimento non è riuscito a creare pericoli concreti.
NEL SEGNO DI BARILLA’- La ripresa inizia senza sostituzioni e con il sinistro da lontanissimo di Gerardi, terminato ben lontano sopra la traversa, ma anche con un altro importante salvataggio di Pigliacelli su Basso. Il duo Gagliardi-Zanin decide di cambiare qualcosa in avanti, con l’ingresso di Dumitru per Strasser. Sbaffo arretra in mediana e l’ex Napoli si posiziona largo a destra nel tridente reggino. Al 13’ Piglicelli si conferma in grande giornata e dice di no a Nizzetto. Ancora un cambio poco dopo per la Reggina, con l’ingresso di Fischnaller per uno stremato Di Michele. L’altoatesino va a destra e Dumitru viene dirottato a sinistra con Gerardi sempre in mezzo. Trapani che sembra accusare un calo fisico e locali che ne approfittano con Barillà che, ispiratissimo, semina il panico in area granata e rimette un interessante rasoterra sul quale Gerardi fallisce incredibilmente l’appuntamento a due passi dalla porta. Il cliché però non cambia ed arriva la pronta risposta del Trapani, con il miracoloso intervento di Pigliacelli su Mancosu. Quest’ultimo che però riuscirà, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a violare il piplet locale che nulla può sulla deviazione ravvicinata, con la complicità della difesa locale non perfetta in fase di marcatura. La Reggina non si disunisce e Dall’Oglio chiama Nordi alla deviazione in angolo. Saltano gli equilibri della gara, il Trapani attende e gli amaranto si gettano in attacco e troverebbero anche l’occasione per calciare un rigore, ma il clamoroso tocco di mano di Terlizzi non viene incredibilmente visto dall’arbitro. Dalla delusione alla gioia il passo è breve, con Barillà che poco dopo, direttamente su punizione, “buca” barriera e portiere, facendo esplodere i propri tifosi. Trapani stordito e Dumitru una manciata di secondi più tardi potrebbe portare in vantaggio i suoi, ma cicca la sfera da ottima posizione. Il finale può comunque lasciare soddisfatti, contro un Trapani ben messo in campo e che è stato raggiunto per un pareggio sudato.
Ancora una volta viene messo in mostra lo spirito battagliero amaranto che così come accaduto a Castellammare riesce a rimontare all’iniziale svantaggio. Avanti a piccoli passi in classifica, con chiari segnali di vita.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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