Capelli lunghi, barba incolta, fisico teutonico. Ma soprattutto una storia lunghissima appresso ad un pallone,
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fatta di gol ed emozioni forti. Un passato da calciatore professionista impreziosito dalla militanza con l’Udinese, le avventure con Paternò (come dimenticare quel gol che valse la promozione…), Trapani, Altamura, Andria, Rosarnese Palazzolo, Vico Equense. Reti e maglie diverse, fino al ritorno nella sua Catona ed all’approdo al Villa San Giuseppe. Rocco Napoli, può vantarsi di aver segnato in tutte le categorie nelle quali ha militato. “In questa società mi trovo benissimo– dichiara l’esperto bomber-, e devo dire che sono rimasto veramente colpito dalla serietà e dalla competenza che animano il progetto. Della mia carriera non posso che essere soddisfatto, anche se c’è un pizzico di rammarico per qualche infortunio che probabilmente mi ha impedito di fare ancora meglio“. Quarantanni ben portati, sposato la sua amata Giada, Napoli può considerarsi un figlio d’arte, visto che il padre, Gino, è stato un bravo portiere del Catona di qualche lustro fa. “Aver giocato nella squadra del mio paese- prosegue-, è stata una enorme soddisfazione. Quest’anno avevo pensato di chiudere col calcio, poi c’è stato l’incontro con Luigi Germanò, ed ho deciso di continuare, accettando l’offerta del Villa San Giuseppe. Ripeto, ho trovato una società ambiziosa ed al tempo stesso passionale“.
Venendo all’immediato presente, il rammarico lascia spazio all’ottimismo. “A Rosarno abbiamo buttato via due punti, visto che per come avevamo giocato meritavamo senza dubbio di tornare a casa con il successo. In ogni caso, quanto successo nella scorsa giornata è ormai alle spalle: siamo convinti di centrare i playoff e di vincerli, visto il valore indiscutibile della squadra. Da parte mia spero di dare un contributo importante, ripagando appieno la fiducia della società “.
Giuseppe Calabrò
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