La corsa continua. Sei vittorie nelle ultime sette uscite hanno consentito al Villa San Giuseppe di riproporsi
nella batteria al vertice, e l’ultima partita con il Greffa ha confermato come la squadra reggina possa competere fino all’ultimo, in un girone dominato da equilibri legati a fili sottilissimi. Tonino Vita ha giocato settanta minuti dell’ultimo derby, prima di essere sostituito da Gullì: “Sicuramente stiamo facendo bene”, conferma ai nostri microfoni il jolly sangiuseppese “ma dobbiamo crescere in trasferta, specie quando andiamo a giocare su campi con manti non in sintetico. Siamo una squadra molto tecnica, che sulla terra battuta o su fondi irregolari non si trova a proprio agio, andando a compromettere quella che è anche la qualità del gioco. Ma stiamo crescendo e vogliamo continuare a dimostrarlo. Ci stiamo scoprendo sempre più squadra, e siamo uniti perché crediamo nella possibilità di raggiungere l’obiettivo. La società, a cui va dato merito di essere stata sempre vicina al gruppo, ha dato un buon segnale a dicembre, reperendo gente che innalzasse ulteriormente il tasso tecnico di una squadra già di per sé dotata di buona qualità. Tutti credono negli obiettivi, e lo stanno dimostrando. E l’organico rappresenta un lusso in questo campionato. L’ultima vittoria contro il Greffa è un segnale che vogliamo e meritiamo di entrare nei play-off. Lavoreremo sodo, affianco del mister, bravo nell’essere riuscito a compattare il gruppo, senza creare titolari e riserve a prescindere. In questo modo ci sentiamo tutti un po’ più uniti, oltre che sullo stesso piano”.
Domenica il Villa San Giuseppe è atteso dalla trasferta di Rosarno, dove si affronterà una squadra con gli stessi punti dei reggini. All’andata, sul finale e sul punteggio di 1 a 2, il jolly si divorò il calcio di rigore che poteva dare il pari ai suoi: “Sarà difficile– ammette Vita- ma andremo lì per giocarci le nostre possibilità. Giocheremo su un campo in sintetico, quindi possiamo esprimerci bene. Tutto sta a noi. Andremo lì per fare il nostro, consapevoli che non sarà facile perché già all’andata abbiamo potuto constatare che il valore della Rosarnese è alto”.
f.m. – rnp
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