Il 2014, in casa Reggina, inizia come meglio non potrebbe. Un primo tempo ‘cuore e polmoni’, una ripresa tutta sofferenza: il mix finale, porta i primi 3 punti esterni del campionato, trasformandosi in un inno alla speranza.
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COSI’ ALL’INIZIO- La coppia Zanin/Gagliardi spiazza quasi tutti, ripartendo dalla difesa a 4. In mezzo al campo la sorpresa Pambou, con Fischnaller largo a sinistra e Di Michele unica punta. Sul fronte barese, Alberti e Zavettieri se la giocano col tridente offensivo: spazio a Galno, Joao Silva e Fedato, al talento di Sciaudone il compito di innescarli.
PRONTI, PARTENZA…MAICON! Neanche il tempo di sistemarsi sul pesantissimo terreno del San Nicola, che la Reggina è già in vantaggio. Fischnaller si invola sulla sinistra e mette in mezzo, laddove Maicon anticipa tutti e lascia impietrito Guarna con un inserimento perfetto. Il Bari replica qualche minuto più tardi, ma sull’invito di Romizi per Joao Silva, Lucioni sceglie alla perfezione il tempo dell’anticipo. Gli amaranto, oggi in tenuta azzurra, mostrano i denti in ogni millimetro del campo, tamponando qualsiasi falla e ripartendo col piglio giusto. Intorno alla mezz’ora Fischnaller decide di fare tutto da solo, accentrandosi in mezzo ad un nugolo di maglie bianche prima di calciare a rete: Guarna, tradito dall’erba ‘viscida’, respinge alla meno peggio, ma poi rimedia facendo nuovamente suo il pallone. I pugliesi non trovano varchi neanche a pagamento, ma al 34′, sull’unico svarione della compagine dello Stretto, hanno un’occasione incredibile per pareggiare i conti: Di Michele e compagni gestiscono un corner come peggio non si potrebbe, sulla fulmine ripartenza locale Galano calcia a lato da mezzo metro. E’ l’unico errore di una Reggina tutta personalità e temperamento, che va al riposo con un vantaggio sul quale in pochi avrebbero scommesso alla vigilia.
SUPER PIGLIACELLI- Nella ripresa, capisci subito che ci sarà da soffrire. Una sofferenza lunga, a tratti interminabile. Attorno a Pigliacelli viene costruito un autentico muro umano, la compagine dello Stretto non esce più dalla propria metà campo, i padroni di casa si riversano completamente in attacco. Al 7′, è proprio Pigliacelli a mettere la firma sull’operazione ‘speranza’. Ostinelli giudica da rigore l’entrata in recupero di Dall’Oglio su Sciaudone, nonostante il calciatore biancorosso accentui notevolmente un contatto che in realtà pare molto veniale. Sul dischetto si presenta Defendi, ma l’ex ‘gioiellino’ della Roma Primavera intuisce tutto e respinge, andando immediatamente dopo a sbarrare il successivo tentativo di tape-in. Zanin toglie Strasser e fa spazio a Maicon, ma la trequarti della Reggina è costantemente presidiata da maglie bianche. Al 16’, Pigliacelli compie il secondo capolavoro di giornata, sfoderando un riflesso strepitoso su Galano e regalandosi un debutto da incorniciare. Nel finale esce anche uno stanco Fischnaller per far posto a Maza, mentre i ‘galletti’ gettano nella mischia anche Del Vecchio e Beltrame, sostituendo Sciaudone e Galano. I minuti sembrano non passare mai, ma pur rimanendo schiacciata a protezione di 3 punti vitali, la Reggina smette di correre pericoli concreti. Nei titoli di coda, c’è spazio per l’ingresso di Di Lorezo al posto di Di Michele, con gli amaranto che in pratica restano senza attaccanti, ma riescono comunque a rifiatare quando entrano in possesso di palla. A facilitare la difesa del fortino, l’espulsione di Romizi, che si becca il secondo giallo per un fallo di frustrazione su Lucioni.
La partita finisce con un abbraccio collettivo, il 2014 inizia con la più bella delle notizie: la Reggina è ancora viva…
Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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