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Gioventù al potere. I numeri parlano chiaro, è il Bari la squadra più giovane del campionato cadetto, caratteristica che trascina con sè pregi e difetti. A raccontarci la squadra pugliese, prossima avversaria della Reggina, è Andrea Dipaolo, direttore di Tuttobari.com.
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LA SITUAZIONE ATTUALE – “Come tutte le altre squadre cadette, Alberti ha potuto lavorare a lungo con la squadra in questa sosta invernale. Il tecnico biancoscudato ha fatto disputare due test amichevoli, i quali hanno dato segnali positivi anche se ovviamente bisogna vedere cosa dirà il campo adesso. Meno tranquilla, evidentemente, è la situazione relativa ai problemi societari. Da tempo si parla di un possibile passaggio di consegne, mai avvenuto. Purtroppo dovrebbe arrivare un altro punto di penalizzazione, l’ennesimo, a complicare ulteriormente i piani della squadra”.
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GLI INDISPONIBILI – “Contro la Reggina mancherà Polenta, difensore uruguaiano che in settimana ha accusato qualche problema fisico. Si tratta dell’unico indisponibile, anche l’ultimo arrivato Delvecchio è stato convocato anche se dovrebbe partire dalla panchina”.
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IL MODULO – “Alberti ha utilizzato diversi moduli nel corso della stagione, da qualche gara però il tecnico del Bari ha scelto il 4-3-3 come sistema di gioco preferito. Dovrebbe trattarsi di una strada definitiva, quindi anche del modulo che utilizzerà per opporsi alla Reggina. Con il 4-3-3 a farne le spese è Beltrame, giovane scuola Juventus spesso schierato sulla trequarti nel 4-2-3-1 utilizzato in precedenza”.
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LA SQUADRA – “Come tutte le squadre che utilizzano il 4-3-3, il Bari punta molto sulla spinta degli esterni. Il gioco si sviluppa prevalentemente sulle corsie laterali, da considerare inoltre gli inserimenti dei due interni di centrocampo, Defendi e Sciaudone. In difesa ci sono buone individualità come Chiosa e Ceppitelli”.
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L’ALLENATORE – “Alberti ha ereditato la panchina da Gautieri poco prima dell’inizio del campionato. Il tecnico del Bari sta lavorando su alcune lacune che penalizzano il rendimento della squadra. In più di un’occasione, una volta passata in vantaggio il Bari ha perso le giuste distanze e si è fatto rimontare per mancanza di concentrazione”.
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PUNTI DI FORZA – “La qualità dei diversi giovani. Sono cinque i giocatori nel giro delle varie nazionali, è sinonimo di un gruppo che ha al suo interno numerosi ragazzi promettenti. Tolta la penalizzazione, il Bari si troverebbe a metà classifica: un miracolo considerate le difficoltà societarie e se consideriamo che questa squadra è stata costruita con un budget vicino allo zero”.
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PUNTI DEBOLI – “La giovane età dell’organico porta con sè inevitabili pecche. Cali di tensione e determinazione non sempre ai massimi livelli sono i due difetti sinora riscontrati. In qualche gara di troppo il Bari non ha raccolto quanto meritato con avversari alla sua portata”.
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L’UOMO DA TEMERE – “Ne dico due, Fedato e Sciaudone. Si tratta non a caso dei giocatori che hanno più mercato, seguiti da diversi club di serie A, Fedato potrebbe partire già in questa sessione subito dopo la gara con la Reggina. Sono importanti allo stesso modo per quanto riguarda il reparto mediano e quello offensivo”.
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pa.rom. – rnp
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