Nonostante siano salite a cinque le gare senza vittoria, in casa Gallico Catona il morale rimane alto e le
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preoccupazioni sono pari allo zero. Nello Violante, copresidente dei rossazzurri, fa il punto della situazione ai microfoni di Rnp, ed in vista della trasferta di Acri si aggrappa anche alla cabala…
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IN LINEA COL PROGETTO– La piccola flessione di quest’ultimo periodo, continuiamo a viverla nel modo più sereno possibile, e per certi versi l’avevamo messa in conto. Fatta eccezione per la gara col Corigliano ed il primo tempo di Bocale, le prestazioni ci sono sempre state, basti pensare al ko col Roccella, dove abbiamo perso una gara giocata alla grande, o all’ultimo pareggio col Sambiase, sfida in cui, a detta degli stessi avversari, per lunghi tratti si è visto in campo solo il Gallico Catona. Ai risultati bugiardi, aggiungiamoci anche i cambiamenti che ci sono stati a dicembre, mese in cui abbiamo optato per uno sfoltimento dell’organico, al fine di arrivare a giugno con i bilanci perfettamente in regola. Resto convinto che in estate abbiamo allestito una squadra di livello, e così come detto in passato, non cambierei i nostri over con nessuno, in quanto li reputo da categoria superiore. Dobbiamo pensare a fare il più in fretta possibile quei 15 punti che ci consentiranno di timbrare la salvezza, proprio come avevamo programmato al momento della fusione: subito dopo, ci siederemo nuovamente a tavolino, per costruire un futuro importante e pensare ad un Gallico Catona che possa puntare alle primissime posizioni.
UN PICCOLO NEO…Negli ultimi 16 metri possiamo contare su due grandissimi fantasisti come Cormaci e Zappia, ma è ovvio che se da un lato guadagniamo in imprevedibilità , dall’altro perdiamo qualcosina sotto l’aspetto della stazza fisica e del gioco aereo. Ci manca una prima punta, ma nel caso specifico di elementi in grado di fare la differenza in questa categoria ce ne sono pochi, e presentano tutti quanti un costo elevato: come detto prima, quest’anno uno degli aspetti fondamentali riguarda il bilancio, e pertanto abbiamo espressamente rinunciato a spese che si sarebbero potute rivelare fuori budget. Savino? Si, lui avrebbe potuto svolgere il ruolo di attaccante di peso, ma al tirar delle somme credo che non si sia integrato come speravamo all’interno del gruppo, soprattutto per quel che riguarda il rapporto col mister.
CHE DELUSIONE…Sono veramente molto deluso dal comportamento di Aguglia. Se nè andato in un momento in cui, tra rescissioni e squalifiche eravamo con i difensori contati. La cosa incredibile, è che prima ci aveva dato la sua disponibilità a rimanere fino a giugno, con tanto di accordo economico già stabilito, venendo insieme a noi nella trasferta di Paola nonostante fosse squalificato. A poche ore dalla chiusura delle liste, ci ha invece comunicato che sarebbe andato via, e tra l’altro non lo ha neanche fatto personalmente: nonostante l’amarezza per un tale comportamento, ci siamo sforzati di capire la sua decisione, motivata dal salto di categoria. Qualche settimana dopo però, siamo venuti a sapere che non era andato a giocare in serie D con l’Ostia, così come ci aveva detto, ma bensì in eccellenza laziale, con una squadra, il Forte Nuova, che sta lottando per non retrocedere. Ripeto, una delusione enorme, un comportamento che in definitiva si commenta da solo.
A CACCIA DEL TRIS- La trasferta di Acri è di quelle da prendere con le molle, anche perchè tre giorni dopo giocheremo il recupero a Taurianova. Sappiamo che i rossoneri in casa danno il meglio, ma dopo aver visto i ragazzi contro il Sambiase, non posso che essere fiducioso. In casa dell’Acri ho già vinto da calciatore nell’86, quando militavo nelle fila dell’Archi, e da dirigente lo scorso anno, con il Catona: in certi casi, si dice che non c’è due senza tre…
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f.i.-rnp
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