Come prima, più di prima. Il ritorno di Atzori sulla panchina della Reggina aveva, di fatto, allontanato Giacchetta dalla società amaranto, probabilmente per contrasti con il tecnico di Collepardo. Settimane di silenzio assoluto, alle quali ha fatto seguito il controribaltone: via per la seconda volta Atzori, Giacchetta nuovamente vicino alla squadra. Da oggi ha preso il via l’era Gagliardi-Zanin, a loro il difficilissimo compito di provare a traghettare la squadra fuori dall’incubo Lega Pro. Il direttore dell’area tecnica fa capire da subito quale spirito serve alla Reggina per tirarsi fuori dai guai: “Dobbiamo combattere tutti assieme, solo cosi potremo uscire da questo mare in tempesta. I giocatori devono dimostrare il loro valore, prima di tutto come uomini e successivamente come professionisti. Si sono fatte sin troppe chiacchiere, bisogna lavorare a testa bassa e in silenzio”. Riguardo la ‘pausa sabbatica’ successiva al ritorno di Atzori, Giacchetta preferisce minimizzare: “Non ha senso tornare a un mese e mezzo fa, dobbiamo concentrarci sul presente. Io allontanato? Non è vero, semplicemente non seguivo quotidianamente gli allenamenti ma ero comunque vicino alla squadra”.
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La scelta di affidarsi all’inedita coppia Gagliardi-Zanin, ponendo di nuovo fine all’esperienza di Atzori in riva allo Stretto, ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori. Giacchetta prova a spiegare, quasi in modo filosofico, il senso di tale inversione di rotta: “In un momento di estrema difficoltà come questa, c’è bisogno di affidarsi ad elementi che respirano il S.Agata a 360 gradi e tengono alla Reggina più di ogni altra cosa. Si tratta di persone, compreso il sottoscritto, che hanno legato la propria vita alla storia di quest società , e vogliono difendere a tutti i costi un qualcosa di fondamentale importanza come la permanenza nel campionato cadetto”. Impossibile chiedere ad un gruppo protagonista di un girone di andata disastroso di scoprirsi improvvisamente ricco di valori e qualità , il ricorso al mercato di gennaio è dunque obbligatorio. Giacchetta predica calma ma fa capire che il primo ingresso sarà tra i pali: “Stiamo valutando con attenzione l’organico a disposizione di Gagliardi e Zanin, nell’intento di cogliere le opportunità per rinforzare la squadra. Non c’è fretta, è importante invece che chi arrivi dia un contributo positivo alla causa. Pigliacelli? Lo stiamo seguendo, ci piace. Quello del portiere, dopo la partenza di Benassi, sarà il primo tassello da coprire”.
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pa.rom. – rnp
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