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Serie B, il pagellone del girone di andata: LE ALTRE

07/01/2014 17:37 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it


Il campionato cadetto si ferma con una lunga sosta, è tempo di bilanci. Quali sono le delusioni e le note liete al termine del girone di andata? In questa seconda parte spazio alle squadre che sono riuscite a guadagnare la sufficienza (o qualcosa in più) ma che possono ancora migliorare nella seconda parte di stagione.


PESCARA – Dimenticare Zemanlandia. Era questa la missione principale di Pasquale Marino, sedutosi sulla panchina di una squadra che due anni fa era volata in A divertendo, divertendosi e mettendo in vetrina campioncini come Verratti, Insigne e Immobile. L’inizio è stato da incubo, lontano anni luce dalle aspettative di una società che sul mercato non aveva badato a spese. La trasferta vittoriosa sul campo della Reggina ha segnato la svolta, da quel momento gli abruzzesi hanno ingranato il turbo e scalato rapidamente la classifica.  L’esame di maturità è arrivato poco prima della sosta, l’Empoli però ha sbancato l’Adriatico facendo prevalere qualità maggiori. Sforzini e Mascara ‘gli invisibili’, se rimarranno alla corte di Marino potrebbero essere loro gli acquisti più importanti del mercato di gennaio, utili accorciare le distanze di valori dalle prime. VOTO 7


CESENA – Foschi, da direttore esperto e navigato, dopo la grande paura della scorsa stagione si è sgolato in estate parlando sempre e solo di obiettivo salvezza per il Cesena. E’ bastato vedere il mercato dei romagnoli, seppur condotto con spese limitate, per capire che si mirava a qualcosa di più. Bisoli al giro di boa non ha deluso le aspettative: il Cesena si trova in zona play-off, a soli tre punti dal quarto posto occupato dal Pescara. La squadra gira bene, mostra idee chiare e ha la giusta solidità per arrivare in fondo tra le prime otto. Serve qualcosa però nel reparto avanzato, dove il non più giovanissimo Succi sta palesando qualche difficoltà nel ripetersi prolifico come in passato.  VOTO 7


CARPI – Se Avellino e Trapani, altre neopromosse, hanno sorpreso e stupito decisamente gli addetti ai lavori, non si trova molto lontano il Carpi di Vecchi. Partita a rilento, la formazione emiliana ha trovato slancio e sicurezze con il passare delle settimane. La forza è nel gruppo, difficile infatti scovare singoli decisivi nell’architettura organizzata dall’ex tecnico del Sud Tirol. Se l’organico rimarrà tale dopo il mercato il gennaio, probabilmente il Carpi non avrebbe la qualità per imporsi in zona play-off sino in fondo, le sorprese però nel campionato cadetto non mancano mai. E c’è sempre Mbakogu, attaccante che dopo i problemi fisici accusati a inizio stagione potrebbe esplodere… VOTO 7


SIENA – Nel voto complessivo da assegnare al Siena, pesano le difficoltà (e qualche negligenza) societarie, che hanno obbligato Beretta e la squadra ad una partenza last minute e ad handicap. Difficile chiedere di più ai giocatori, al termine del girone di andata infatti il Siena, senza la penalizzazione di 5 punti, si troverebbe al fianco del Pescara al quarto posto della classifica. La fretta nella rincorsa porta con sè pregi (con 35 reti all’attivo è dei toscani l’attacco maggiormente prolifico) e qualche difetto. Le lacune sono da ricercare nella fase difensiva e in qualche ‘big-match’ toppato, adesso però si potrà scendere in campo senza l’ansia da risultato. Situazione psicologica ideale per far emergere le qualità presenti nell’organico di Beretta. VOTO 6,5


BRESCIA – Era difficile credere a un Brescia competitivo dopo le settimane tragicomiche che hanno seguito le ‘dimissioni’ di Giampaolo e il breve interregno Maifredi. Si deve invece alla concretezza di Bergodi e a qualche singolo che ha alzato l’asticella del rendimento la risalita delle rondinelle, che hanno chiuso nel migliore dei modi il 2013. Sin troppo evidente il limite che ha impedito sinora il salto di qualità, ovvero la ‘pareggite’ che rischia di tarpare le ali all’airone Caracciolo e i compagni. Dieci i pareggi sinora ottenuti (squadra con più X della serie B), molti dei quali arrivati in extremis, dopo che la vittoria sembrava oramai in tasca. Cancellare l’X-Factor’ e proseguire sulla crescita degli ultimi due mesi, è questa la strada che può portare il Brescia ai play-off.  VOTO 6,5


VARESE – L’imbattibilità casalinga (unica formazione cadetta a non perdere tra le mura amiche) è il vanto principale del Varese. In generale l’ottimo rendimento interno dei lombardi (dall’Ossola sono arrivati 21 dei 27 punti in classifica) rappresenta l’appiglio di un girone di andata tra poche luci e le molte ombre palesate lontano da casa. L’arrivo di Sottili in panchina sembrava potesse dare il via a un nuovo progetto, magari ricalcando quello felice con Sannino, invece è arrivato il naufragio. La scelta Gautieri sicuro non è un ripiego, nel prossimo mercato però bisognerà dare concretezza alle intenzioni, migliorando un organico che non si è mostrato nelle qualità in linea con gli obiettivi societari. Pavoletti è il fulcro intoccabile, un paio di innesti di valore possono bastare per rincorrere la zona play-off, tutto sommato poco distante. VOTO 6


CITTADELLA – Alla ricerca dell’ennesimo miracolo. Il Cittadella non si tradisce mai, anche in questa stagione il d.s. Marchetti ha consegnato nella mani del ‘Ferguson del Piave’ Foscarini un organico costruito con pochi spiccioli. Giovani promesse ed esperienza in cerca di rilancio rappresentano le fondamenta sulle quali è stato costruito il Cittadella di questa stagione, al giro di boa i veneti si ritrovano in zona play-out. Tutto è ancora ampiamente rimediabile, l’impressione però è che il tecnico granata abbia bisogno di rinforzi in tutti i reparti (specie in attacco) per poter festeggiare l’ennesima salvezza.  VOTO 6


BARI – Senza la penalità di tre punti, il Bari al termine del girone di andata sarebbe più vicino alla zona play-off rispetto ai play-out. Questo il dato che conforta Alberti (scelto dopo le dimissioni lampo di Gautieri) e i pugliesi, alle prese con un’altra stagione da vivere tra amarezze e sospiri. Troppi singhiozzi però per i galletti in queste 21 giornate, la continuità di risultati non è mai arrivata, difficilmente ad una vittoria ha fatto seguito un altro risultato positivo. Il tecnico biancorosso ha rischiato l’esonero in più di una circostanza, con possibilità economiche maggiori l’avvicendamento probabilmente sarebbe già arrivato. La salvezza è ampiamente a portata di mano, serve però tranquillità, la giusta medicina per i tanti giovani presenti in organico. VOTO 6



pa.rom. – rnp

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