La pazienza premia (quasi sempre). Strade diverse per Palermo e Pescara (Iachini ha preso il posto di Gattuso, Marino ha goduto di fiducia) percorso simile, stesso traguardo? Nell’attesa, la formazione siciliana intanto ritrova il trono sotto l’albero: Morganella stende la Ternana mentre l’Empoli si fa sorprendere. Il veleno dell’ex Coralli costa la vetta e il primo ko interno, Foscarini ritrova il sorriso ed esce dalla zona play-out. Sul podio irrompe il Pescara. Gli abruzzesi confermano il loro periodo di forma psico-fisica eccellente superando il Modena in trasferta. Decide Ragusa, uomo simbolo della formazione di Marino, emiliani in crisi e con i primi interrogativi sul capo di Novellino. Al fianco del Pescara resiste l’Avellino. I campani vanno in svantaggio sul campo della Reggina, pareggiano e mancano le occasioni per il sorpasso. Rastelli può confortarsi vedendo una squadra in salute e dalle idee chiare, lo stesso non può dire Atzori alle prese con una formazione che non riesce a ritrovare i tre punti.
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La marcia rallenta in zona play-off, Brescia e Spezia ne approfittano. Il Lanciano è lontano parente della formazione ammirata sino a un paio di mesi fa, il Carpi ringrazia e con un tris stende gli abruzzesi a domicilio. Crotone sconfitto a Trapani, i siciliani concludono l’anno con la stessa verve e brillantezza con le quali avevano iniziato la stagione tra i cadetti. Latina-Cesena termina senza reti, risultato che va bene ad entrambi, sollievo per i laziali dopo tre sconfitte consecutive. Brescia e Spezia chiudono l’anno di corsa. Terza vittoria di fila per lombardi e liguri, vittoriose rispettivamente sui campi di Juve Stabia e Bari. Le cure di Bergodi e Mangia funzionano, molto meno quella di Pea, già a rischio anche se i campani sembrano oramai condannati. Rinviata Varese-Novara, mentre il Padova evita in extremis il ko interno con il Novara e si avvicina al quart’ultimo posto, occupato da Novara.
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Pa.rom. – rnp
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