Il pensiero dei protagonisti, intervenuti dalla Sala Stampa del Granillo
David Di Michele (attaccante Reggina)- “L’unico rammarico è che anche giocando come vorremmo, con rabbia e determinazione, non riusciamo a vincere. Se giochiamo però così ne perderemo poche e ne vinceremo qualcuna di più. Dovevamo riuscire a chiuderla prima, non ci siamo riusciti, siamo stati recuperati da un rigore ed abbiamo rischiato anche di subirne un altro. Dobbiamo migliorare cercando di non arretrare per paura. Nel secondo tempo abbiamo lasciato il pallino del gioco a loro e non siamo riusciti a ripartire, accusando anche la stanchezza dovuta pure al campo reso pesante dalla pioggia. Siamo soddisfatti della prestazione. Tanti cambi di formazione? Penso sia giusto. Non ci sono titolari fissi ed inamovibili. Subentrerebbe anche un po’ di furbizia e di rilassamento, mentre così siamo tutti sulla corda anche se tutti non abbiamo i novanta minuti nelle gambe. Siamo tutti sulla stessa barca e sullo stesso livello e chi sta meglio gioca”.
Galabinov (attaccante Avellino)- “Buona partenza della Reggina poi ci siamo fatti valere e abbiamo rischiato di vincere. Strasser? Voleva il pallone dopo che avevo segnato. Non so perché. Forse voleva perdere tempo perché gli andava bene il pareggio mentre noi volevamo vincere. Stiamo facendo degli ottimi risultati sin dalla prima giornata e possiamo continuare a fare bene”.
Gianluca Atzori (allenatore Reggina)- “Questo deve essere l’atteggiamento che deve avere la mia squadra. Oggi abbiamo subito gol solo su calcio di rigore. Ho visto tanta applicazione e credo che tutti quanti vorremmo vedere questo. E’ normale la reazione degli avversari dopo che noi abbiamo fallito la palla del possibile 2-0. Ci prendiamo un punto che non piace per la posizione di classifica ma ci può stare, adesso a Terni non dobbiamo assolutamente perdere.. Alla fine un allenatore deve guardare anche la prestazione ed oggi mi è piaciuto. Peccato per non avere messo un pizzico di furbizia in occasione della punizione che ha poi portato al rigore per l’Avellino. Mi sono piaciuti un po’ tutti da De Rose a Di Michele ed anche Contessa che non giocava da molto tempo. Sbaffo? Ha giocato bene e credo di avere trovato la sua posizione ideale dove garantisce maggiori equilibri”.
Massimo Rastelli (allenatore Avellino)- “Si, siamo una squadra con un’identità ben precisa. Veniamo dalla vittoria del campionato di Lega Pro, con uno scheletro ben preciso e nonostante i numerosi esordienti per la categoria, i punti ottenuti sono tutti meritati ed anzi ne abbiamo lasciati per strada. Siamo molto compatti e tenaci. Magari ci sono delle circostanze dove c’è meno qualità ma sopperiamo con la tenacia. Il percorso è iniziato da lontano, con un lavoro di sinergia e logica per la composizione della squadra ed anche per quest’anno abbiamo preso i calciatori che ci servivano. Da subito abbiamo avuto la nostra identità. Abbiamo preso gol al primo tiro in porta. Reggina che ha preso coraggio pur non creando particolari pericoli a differenza nostra. Nella ripresa molto meglio noi, con una parata di Zandrini, qualche tiro che ha attraversato la linea di porta e poi quell’episodio dove poteva esserci assegnato un altro calcio di rigore. La Reggina? Viene da un momento difficile ed affrontava una squadra in forma come la nostra. Hanno dato il massimo pur facendo vedere alcuni limiti e paure dopo il nostro pareggio. Ora gli obiettivi credo per loro che saranno quelli di ottenere il massimo in quest’ultima giornata e poi puntellare l’organico con il mercato di riparazione. Zappacosta? Ha le qualità per giocare in Serie A”.
Fabrizio Cantarella -rnp-
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