Cesena-Reggina, il commento: sotto l’albero, un’altra disfatta

Il Cesena risorge, rialzando la testa dopo 8 partite senza i 3 punti. La Reggina al contrario, continua a vedere dritto in faccia l’incubo Lega Pro, incassando la quarta sconfitta di fila in campionato. Anche al Manuzzi, gli amaranto hanno dato l’idea di una squadra completamente scarica sotto il profilo mentale, ed è proprio questo l’aspetto più preoccupante, al di là di cosa potrà succedere sia nelle 2 partite che chiuderanno il 2013 che in sede di mercato

 

COSI’ DALL’INIZIO- Grosse sorprese sul versante reggino, con Fischnaller e Louzada gettati contemporaneamente nella mischia al posto di Cocco e Di Michele. In difesa torna Adejo, mentre Di Lorenzo viene schierato sulla fascia destra, orfana di Maicon. Modulo 3-5-2 anche per i padroni di casa, che schierano gli ex Capelli e Cascione ed in attacco si affidano al duo Succi-Rodriguez.

 

BASTA UN TIRO-CROSS…Dopo soli 2 minuti, si capisce già che aria tiri. Adejo ripete lo stesso orrore di Brescia, perdendo una palla che chiedeva solo di essere passata o rinviata: Rodriguez ringrazia e serve a Succi il più comodo dei palloni, ma quest’ultimo spara alto da due passi. Amaranto e bianconeri perdono una miriade di palloni in fase di impostazione, ma gli errori della compagine dello Stretto sono sempre più ‘pericolosi’ rispetto a quelli degli avversari. Al 15′, i ragazzi di Atzori si fanno vedere per la prima volta dalle parti di Rossini: bello il cross di Louzada, coraggiosa ma priva di potenza la deviazione volante di Fischnaller. Tre minuti più tardi, il Cesena passa. Gol balordo in perfetto stile Reggina, con il cross di D’Alessandro che si trasforma in una parabola velnosissima, e Zandrini che si fa trovare fuori posizione. Per gli amaranto piove davvero sul bagnato, visto che tra il 24′ ed il 25′ Atzori è costretto a togliere sia Rigoni che Sbaffo, entrambi ko dopo un duro contrasto: al loro posto, spazio a Dall’Oglio e Cocco. Sul fronte cesenate, l’undici di Bisoli continua ad usare proprio ciò che manca alla Reggina, ovvero la cattiveria agonistica: altre due ‘randellate’ nel giro di pochi secondi, su Dall’Oglio prima  Fischnaller poi, per poco non portano Atzori al terzo cambio forzato. Al 30′, sussulto dalle parti di Rossini: Foglio scarica una gran punizione, ma il pipelet romagnolo risponde con un grande intervento a mano aperta, col quale si rifugia in corner. A dispetto dell’occasionissima amaranto, sono i romagnoli a chiudere in crescendo. Al 37′ Rodriguez vanifica l’invito di un imprendibile D’Alessandro calciando su Zandrini, al 47′ Succi la combina nuovamente grossa sul cross di Renzetti, con un colpo di testa inguardabile da mezzo metro.

GERARDI ILLUDE, FOGLIO LA CHIUDE- Nella ripresa, Bisoli si presenta subito con una novità: fuori un Succi decisamente in giornata no, dentro Defrel. La Reggina si rifà sotto al 53′, con Fischnaller che calcia nel peggiore dei modi da buona posizione, vanificando un’ottima palla servitagli da Di Lorenzo. Un minuto dopo però, arriva il 2-0: l’ex Cascione gode di troppa libertà, il suo tiro dal limite gonfia la rete con Zandrini apparso poco reattivo. I locali vanno sul velluto, Foglio è provvidenziale nel chiudere con il cropo su Defrel. Atzori si gioca il tutto per tutto, gettando nella mischia Gerardi al 12′ e togliendo Adejo. L’ingresso dell’ex Udinese sembra dare la scossa, visto che appena 1 minuto dopo si riacende la speranza: Foglio sbuca alle spalle di Rossini e gli toglie la sfera mettendola sui piedi del nuovo entrato, che insacca per il più facile dei tocchi a porta vuota. Clamorosa la dormita del portiere bianconero, furibone le proteste dei suoi compagni, che invocano il fuorigioco di Foglio. La rete che riapre il match dovrebbe dare la scossa agli amaranto, ma se si escludono due fiammate (tiro-cross di Louzada che viene bucato da Gerardi prima di terminare sul fondo, e colpo di testa ravvicinato di Cocco facile preda per Rossini) è sempre il Cesena a mantenere il comando delle operazioni. Al 70′ Zandrini è provvidenziale nel fermare la conclusione a botta sicura di De Feudis, ma al 72′ nulla può dopo il disastro di Foglio, che mette sui piedi di Rodriguez la palla del game over: il sudamericano accetta l’invito, salta facile Strasser e mette dentro. L’ennesimo suicidio, la partita di fatto finisce qui.

 

f.i.-rnp