La Scuola Calcio Etica e Libera “Don Milani” da un decennio è un avamposto di sport e legalità: nasce e si sviluppa nel profondo sud, nella cittadina di Gioiosa Jonica, provincia di Reggio Calabria. Un connubio tra formazione e attività fisica che ha trovato in due associazioni, CSI e Associazione antimafia Libera, dei partner affidabili, nonché dei riferimenti certi nel contrasto alla criminalità organizzata, attraverso il vettore positivo dello Sport. Poche settimane fa, questa ‘oasi nel deserto’ cresciuta grazie all’abnegazione del Presidente Francesco Rigitano e dei suoi ragazzi volontari, che quotidianamente svolgono attività su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta accogliendo circa 200 ragazzi tra i 6 e i 13 anni, si è trovata al centro di una vicenda paradossale.
La prosecuzione dell’attività di una realtà che è esempio positivo e veicolo di speranza per la Calabria e l’Italia intera era stata messa infatti a rischio dalla richiesta di acquisto, per una somma di 186 mila euro, del terreno dove la Don Milani svolge la sua attività, sul quale sono state edificate aule ricreative e formative, campi da gioco ed un parco per i più piccoli. La Reggina Calcio, che si è immediatamente interessata alla vicenda emersa con particolare fragore mediatico grazie al contributo de “La Gazzetta dello Sport”, capace di cogliere l’assoluta rilevanza del caso imponendolo all’attenzione nazionale per trovare una soluzione rapida e condivisa a tutela della realtà ionica, con la collaborazione del CSI ha invitato la Don Milani a Reggio Calabria.
Un’occasione per i ragazzi di vivere una giornata unica all’interno della casa della Reggina, durante la quale visitare il Centro Tecnico S.Agata, assistere alla seduta di allenamento e stare a stretto contatto con i calciatori amaranto incontrandoli, successivamente, per un forum sul tema, cui ha partecipato anche il patron Foti, con David Di Michele e mister Atzori, inserito all’interno del progetto “Un secolo amaranto: viaggio nella storia della Reggina”.
“E’ un grande piacere, per tutti noi, accogliere i ragazzi della Don Milani di Gioiosa Ionica – spiega il numero 1 amaranto – il Club avverte onere ed onore di rappresentare la propria terra ed è sempre in prima linea quando c’è da offrire supporto a quelle realtà che necessitano di un sostegno concreto, a maggior ragione quando affermano quei valori condivisi di legalità e impegno sociale che fanno parte del DNA della Reggina e sono linfa vitale per il futuro della Calabria”.
Decisivo è stato l’intervento della Regione Calabria, nella persona del Presidente Scopelliti, per la risoluzione della controversia. “Non appena siamo stati chiamati in causa, – parole del Governatore – con l’assessore Michele Trematerra ci siamo attivati per risolvere il problema, individuando la strada più breve e concreta per venire incontro alle esigenze del territorio. Da parte nostra non c’è mai stata alcuna volontà di penalizzare i fruitori del campo di gioco. La Regione, infatti, aveva ed ha come fine ultimo quello assicurare ai più giovani le migliori condizioni per continuare a praticare lo sport“. Paolo Cicciù, presidente provinciale CSI esprime tutta la sua soddisfazione. “Siamo di ritorno dal meeting di Assisi, dove il capitano della formazione di Gioiosa Jonica è stato il portabandiera del Settantesimo, fortemente voluto dal nostro presidente nazionale, Massimo Achini. Abbiamo avuto un fitto colloquio con Giovanni Malagò, presidente del CONI – conclude – che ha dimostrato grande attenzione per questa vicissitudine e anche per come il mondo dello Sport professionistico, in particolare la Reggina Calcio, sta dimostrando vicinanza e sostegno”.
Ufficio Stampa Reggina Calcio
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