La coscienza di Stroppa. Lo Spezia è atteso dall’importante trasferta sul campo della Reggina, il tecnico ligure potrebbe giocarsi parte del proprio futuro. Prima della partenza verso Roma, Stroppa ha parlato in conferenza stampa analizzando in primis l’ultimo impegno di campionato, contro l’Empoli: “Non è stato solo un problema di tattica, ma in ogni azione vi ho trovato diversi spunti dove è necessario migliorare. In questo momento, quello che mi preme non è tanto l’aspetto tattico, quanto piuttosto quello mentale, ritrovare quella voglia di combattere che in questo gruppo non è mai mancata. Sono convinto che i ragazzi abbiamo recepito il messaggio e sappiamo mettere in campo quel carattere che ho sempre lodato, quello che ho visto nelle rimonte, ma che vedo tutti i giorni in allenamento. Tutti i ragazzi hanno dato il loro contributo fino ad ora”.
Capitolo indisponibili. Il brasiliano Appelt ne avrà per diversi mesi, Ferrari invece è pronto al rientro: “L’infortunio di Appelt è di certo una tegola a cui dovremo saper mettere riparo, una torsione su se stesso ed abbiamo subito capito che il guaio era serio. Questo gruppo ha sempre risposto in maniera positiva nelle emergenze, con importanti reazioni. Ferrari poteva essere del gruppo, ma abbiamo deciso di non rischiare nulla, ma il suo rientro è ormai prossimo. Per Madonna invece le valutazioni andranno fatte fino all’ultimo in quanto non è al 100%”.
La sfida del Granillo mette di fronte due squadre alla disperata ricerca del successo, i dettagli potrebbero fare la differenza: “Contro la Reggina non sarà certo un impegno facile. Certo hanno problemi, come testimonia la loro classifica, ma vengono da due partite in cui hanno dato importanti segnali. Hanno giocatori importanti e voglia. Starà a noi essere compatti, non concedere nulla e sfruttare tutte le occasioni che ci capiteranno, giocando con il coltello tra i denti”.
Panchina a rischio? Stroppa preferisce non pensarci, e si alliena al pensiero di Atzori, ex tecnico amaranto: “Mi hanno fatto molto piacere le parole della Società , ma nel calcio sono sempre i risultati e il campo a parlare. Di certo mi sento a capo e dentro a questo gruppo, sento la stima dei ragazzi. Sposo in pieno il pensiero di mister Atzori quando dice che parlare di progetto nel calcio è sempre molto difficile, se non impossibile. Il nostro obiettivo rimane quello di arrivare il più in alto possibile, e se in zona play-off arrivarci consapevoli della nostra forza, poi la strada la scriveremo da soli”.
rnp (fonte: acspezia.com)
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