Gol e potenza fisica. Giulio Ebagua, attaccante di origini nigeriane, è l’osservato speciale dello Spezia, prossimo avversario della Reggina.
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DATI ANAGRAFICI – Nome: Osarimen Giulio. Cognome: Ebagua. Luogo e data di nascita: Benin City (Nigeria), 6 giugno 1986. Nazionalità : Nigeria-Italia.
RUOLO E CARATTERISTICHE – Alto 183 centimetri, destro, Ebagua è un centravanti di peso, abile ad agire sia come riferimento centrale che a svariare sul fronte offensivo. Attaccante completo, è bravo nel gioco aereo e possiede un tiro particolarmente potente. La sua collocazione, in un 4-4-2, è al fianco di un attaccante rapido e capace di creare la superiorità numerica. Dal carattere fumantino, Ebagua è entrato più volte in rotta di collisione con la tifoseria del Varese, che non l’ha mai amato nonostante i numerosi gol realizzati con la maglia dei lombardi. Nel novembre del 2012, al termine di Reggina-Varese, durante una rissa ha colpito il centrocampista amaranto Barillà beccandosi due giornate di squalifica.
LA CARRIERA – Nato in Nigeria, Ebagua si trasferisce in Italia quando ha appena un mese di vita. Vive prima a Roma e poi a Torino, inizia la sua carriera da calciatore proprio nelle giovanili della squadra granata. Fa la trafila sino alla Primavera, senza però riuscire ad esordire in prima squadra. In seguito al fallimento del club piemontese, si ritrova senza squadra e accetta la proposta del Casale in Seconda Divisione. La prima stagione è travagliata, tra la retrocessione del club in serie D e una collocazione in campo (difensore o centrocampista) che non rispecchia le sue caratteristiche. Va meglio il secondo anno, Lerda lo riporta in attacco ed Ebagua realizza 10 reti. La stagione 2007-2008 è avara di soddisfazioni: passato al Novara nell’estate del 2007, Ebagua nel mercato invernale si trasferisce al Pescara senza tuttavia riuscire a trovare continuità di rendimento. Il campionato 2008-2009 fa da trampolino di lancio: l’attaccante classe 86′ scende di categoria (Seconda Divisione, con la maglia della Canavese) e con 11 reti si impone all’attenzione generale. Nell’estate del 2009 Ebagua passa al Varese, in due stagioni realizza 24 reti e fa le fortune di Sannino, allora tecnico dei lombardi. Il Torino decide che è il momento di riportarlo a casa e lo preleva in comproprietà dal Varese, il 17 giugno si concretizza il ritorno in granata. Dura pochi mesi però la nuova esperienza in Piemonte: nel gennaio del 2012 Ebagua passa in prestito al Catania in serie A e il 26 febbraio, contro il Novara, fa il suo debutto in serie A. Nel giugno del 2012 il Varese risolve a proprio favore la comproprietà con il Torino, Ebagua ripaga con la migliore stagione della sua carriera, ben 17 i gol realizzati. Grazie a un investimento oneroso (circa 2 milioni di euro), lo Spezia nell’ultimo mercato lo strappa al Varese portandolo in Liguria. Il 10 agosto 2013 debutta con la maglia dei liguri, trovando subito la rete nella gara di Coppa Italia vinta contro la Pro Patria.
STATISTICHE E PALMARES – Il bilancio totale con le maglie dei diversi club è di 71 reti in 211 presenze, cui vanno aggiunti gli 8 gol in 22 presenze nelle varie edizioni della Coppa Italia. Nella stagione 2009-2010, Ebagua ha conquistato una promozione in serie B con la maglia del Varese. Con 43 gol totali (38 in campionato), l’attaccante nigeriano è il miglior realizzatore nella storia della società lombarda.
DICONO DI LUI… – “Seguivo da tempo Ebagua e volevo prenderlo, È un Maxi Lopaz più cattivo”, queste le parole del presidente del Catania Pulvirenti all’arrivo del nigeriano in Sicilia”. “Ebagua ha fatto un grande gol, complimenti a lui. Il salto di qualità lo si fa anche con le reti degli attaccanti”, il commento positivo di Stroppa dopo la vittoria sul Modena. Lo stesso nigeriano ha cosi ricordato il suo passato complicato: “Non è stato facile emergere, sono stato costretto a crescere più in fretta di tanti altri miei coetanei. La droga a Torino circolava anche dove abitavo e, tante volte, mentre tornavo a casa, mi è capitato di entrare nel mio palazzo e passare di fianco a ragazzi con la siringa in mano che si bucavano”.
pa.rom. – rnp
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