Il patron della Reggina Lillo Foti, fa finalmente luce sulla questione legata al nuovo assetto societario del club di via delle Industrie. Interventuo ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Foti conferma quella che era stata un’impressione comune, ovvero che la nomina del nuovo collegio sindacale e dell’amministratore unico, è collegata alla richiesta di interdittività arrivata sul tavolo del Prefetto di Reggio Calabria, dopo l’arresto dell’ex vice presidente Gianni Remo. La Reggina, è bene ribadirlo, non è assolutamente coinvolta nelle vicende giudiziarie che hanno colpito Remo, ma ha voluto comunque evitare il rischio di ritiro del certificato antimafia, dal momento che l’arresto dell’ex dirigente è appunto avvenuto per ‘estorsione aggravata dalle modalità mafiose”.
Dalle conferme, alle novità , nel corso dell’intervista rilasciata al collega Marco Iaria, Foti ha paventato l’ipotesi concreta inerente la costruzione di un nuovo stadio e l’ingresso in società di alcuni imprenditori del Nordest. Di seguito, le dichiarazioni del patron, pubblicate dalla Rosea nell’edizione nazionale odierna.
DALLA VICENDA REMO AL NUOVO ASSETTO- Il 9 luglio ho immediatamente tolto le deleghe a Remo e l’ho comunicato alla Lega di B, ai primi di agosto la sua fuoriuscita dal cda e la comunicazione agli enti. Poi ho sciolto il cda e gli organi di controllo. Ho chiesto ai legali: cosa devo fare per mettere al riparo la Reggina da qualsiasi rischio? Mi hanno prospettato questa strada e ora sono tranquillo. E’ stato doloroso rinunciare alla presidenza ma ho fatto un passo indietro per amore di questa società . La Reggina non c’entra nulla, in passato ho subito diversi atti intimidatori (negozi bruciati, la testa di bue, ndr), ed è paradossale immaginare un accostamento con la mafia. Ranieri? Quel ruolo deve essere ricoperto da chi gode della piena fiducia della proprietà . E Ranieri risponde ai requisiti.
FOTI LASCIA? NO, RADDOPPIA…Non mollo, anzi. Ho progetti importanti per la Reggina. Il mio sogno è lo stadio: un teatro da 15mila posti, costo 15 milioni. Cento tifosi, anche dall’estero, hanno dato la disponibilità ad acquistare i palchi contribuendo a finanziare l’opera. C’è la volontà delle istituzioni e la spinta della Lega di B.
NUOVA LINFA- Sono in contatto con due imprenditori del Nordest interessati a entrare nella Reggina per un progetto non solo calcistico, legato allo stadio. Io manterrò la maggioranza, ma non voglio che la mia presenza sia un’ostacolo, sono pronto a far crescere il club insieme ad altri. La Reggina ha un marchio forte che ha rappresentato l’intera Calabria, è un’officina che ha formato campioni del mondo come Perrotta, ha una gestione oculata con 8 milioni di costi, 6 di ricavi e il resto coperto dalle plusvalenze. Se riscuote interesse, non è di certo un caso.
reggionelpallone.it (fonte: gazzetta dello sport del 22/11/2013)
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