La breve sosta, servirà al Ravagnese Gbi per assimilare meglio gli schemi di mister Demetrio Surace,
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subentrato tre settimane fa Peppe Scevola sulla panchina biancazzurra. Il neo tecnico non si nasconde, ed ai nostri microfoni, lancia la sfida per la vittoria finale del girone ‘reggino’ di Seconda Categoria.
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AL LAVORO-Dal momento che questa giornata ci vedrà riposare, così come previsto da calendario, ho approfittato per lavorare intensamente sulla tattica. La squadra deve crescere in fase di costruzione della manovra, affinando i meccanismi che portano al raccordo tra centrocampo ed attacco. In fase di non possesso invece, sono più che soddisfatto, visto che agli avversari stiamo concedendo veramente poco. Come linea di principio, ci baseremo sempre sul 4-3-3, che sarà il modulo di partenza: ovviamente, l’assetto iniziale può variare a secondo della partita, diventando in corsa un 4-3-1-2 oppure un 4-4-2.
TROPPA SICUREZZA? In queste prime tre partite, ho potuto constatare la qualità del gruppo a mia disposizione. Ripeto, la fase offensiva va migliorata, così come bisogna migliorare l’approccio iniziale. Nei primi tempi ci capita di sottovalutare gli avversari, per poi salire in cattedra nella ripresa e tenere costantemente il pallino del gioco, vedi la gara contro il Real Catona. No, non è un problema di condizione fisica, visto che la squadra atleticamente è a posto: credo sia piuttosto un problema derivante dalla troppa sicurezza nei propri mezzi, che a volte si può rivelare un’arma a doppio taglio.
AL BALLO DELLE GRANDI- Ci sono almeno 6 squadre che possono ambire alla promozione, il Ravagnese Gbi è tra queste. Dobbiamo lavorare pensando che il primo posto è un obiettivo concreto, se poi dovessimo arrivare ai playoff di certo non sarebbe un dramma, ma bensì un risultato positivo. Quello di quest’anno, secondo me è un campionato che si vincerà in volata: non vedo organici in grado di fare il vuoto, e la classifica attuale, quanto mai corta, è la testimonianza di quanto sto dicendo. Rinforzi per gennaio? Sono più che soddisfatto del gruppo a mia disposizione, alla società ho detto che si potrebbe prendere al massimo un centrocampista, altrimenti resteremo così.
QUESTIONE CAMPO SPORTIVO- In queste categorie, il fattore campo conta moltissimo, inutile negarlo. Non poter giocare al Comunale di Ravagnese, effettivamente può creare un piccolo danno, anche perchè c’è una bella differenza tra un campo in erba ed un campo in terra battuta. Va tuttavia aggiunto che quello di Gallina, è il miglior campo in terra di tutto il girone, e questo è un dato confortante, qualora dovessimo continuare a giocare lì.
fer.iel.-reggionelpallone.it
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