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COSI’ DALL’INIZIO- Castori conferma il 4-4-2 visto contro il Padova, ma lo cambia negli interpreti. Rientra Benassi e rientra anche Foglio, impostato come terzino sinistro; Sbaffo esterno mancino e dall’altra parte c’è invece Dall’Oglio; in mezzo invece spazio a De Rose e Rigoni, mentre in avanti agiscono Di Michele e Gerardi. Dall’altra parte Iachini imposta un 3-5-1-1, che punta molto sull’out di destra dove agiscono Morganella e Bolzoni e con Troianiello e Lafferty a pungere in attacco.
LA LEGGE DELL’EX- Avvio subito sostenuto dei siciliani che al primo affondo vanno in vantaggio. Al 9’ infatti Bolzoni va via sulla destra e serve Lafferty il quale siede Ipsa e calcia a botta sicura. Benassi respinge ma non può nulla sull’accorrente Barreto che in corsa sblocca il parziale ma non esulta. Ospiti che mettono in mostra il maggiore tasso tecnico unito alla maggiore mole fisica e sfiorano il raddoppio ancora con Lafferty, sul quale è abile nuovamente Benassi che stavolta blocca sul proprio palo di competenza. Poco dopo Barreto sugli sviluppi di un calcio di punizione, conclude a rete costringendo Benassi alla respinta in angolo. La Reggina si dimostra comunque generosa e prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, tentando sortite offensive sull’out di sinistra, ma in avanti di spazi ce ne sono ben pochi, merito anche di un Palermo ben disposto sul rettangolo verde. Match che non vive di particolari sussulti in zona gol. Si arriva così al 36’ quando Troianiello viene fermato all’ultimo istante da Gentili con Benassi che esce e blocca. Nella circostanza i rosanero invocano un calcio di rigore inesistente. Dall’altra parte l’inzuccata di Gerardi termina al lato. Amaranto che chiudono in attacco l’ultima parte della prima frazione. Di Michele fallisce da ottima posizione, calciando tuttavia a gioco fermo poiché il guardialinee aveva ravvisato un off-side. Palermo che attende e cerca la rapida verticalizzazione ma senza creare pericoli a Benassi. Dopo un minuto di recupero, Mariani manda tutti negli spogliatoi.
UN RIGORE SOLARE- La ripresa inizia senza alcun cambiamento tattico e Di Michele all’8’ ci prova con un sinistro sballato. Amaranto che mantengono il pallino del gioco e si rendono pericolosi all’11’ quando i tiri di Gerardi e Sbaffo trovano la doppia respinta della difesa di Iachini. Brividi invece per Benassi quando cinque minuti più tardi il cross di sinistro di Barreto trova il colpo di testa di Troianello, al lato di pochissimo. La risposta della Reggina non si fa attendere. Prima Sbaffo “cicca” da ottima posizione e poi Di Michele fallisce clamorosamente, dopo l’errato retropassaggio di Milanovic. Iachini è costretto a due cambi forzati per infortuni, con Malele e Ujkani che prendono il posto di Lafferty e Sorrentino. Dall’altra parte Castori richiama Sbaffo e Gerardi, per Louzada e Cocco. Ospiti che ci provano da fuori area, ma sia Bolzoni che Barreto non inquadrano lo specchio. Minuto numero 31 e Benassi compie un autentico miracolo, parando con i piedi la conclusione ravvicinata di Malele. Al 34’ si scatena la protesta, giustificata, dei locali. Tiro di Foglio e respinta di Ujkani; sulla ribattuta si avventa Di Michele la cui conclusione viene deviata nettamente con la mano da Andelkovic. A farne le spese è Castori che viene allontanato dalla panchina, per un episodio che avrebbe potuto cambiare volto al match. Gara che vive di ulteriori sussulti, con un altro salvataggio fondamentale di Benassi, su Troianiello lanciato in contropiede. Poco prima, Maicon (da poco entrato in campo al posto di Gentili) viene smarcato da una invenzione di Di Michele ma da ottima posizione calcia in maniera inguardabile, chiudendo troppo l’angolo. A 1’ dal termine, il Palermo raddoppia, con il colpo di testa di Milanovic, aiutato anche dalla non perfetta uscita di Benassi. Non accade più nulla. Il Palermo vince con merito, ma pesa chiaramente la mancata concessione di un evidente calcio di rigore. Reggina comunque generosa che cede con l’onore delle armi.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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