Non si nasconde, e al contempo mantiene la fiducia. A Fabrizio Castori piace parlare chiaro, il tecnico amaranto ammette che il momento della Reggina è delicato: “Non mi aspettavo di incontrare tutte queste difficoltà , ma rimango fiducioso. In settimana abbiamo fatto svolgere dei test fisici, è importante avere un quadro della situazione che tenga conto delle condizioni di ogni giocatore”. Contro il Padova saranno di nuovo assenti Colucci, Contessa e Foglio, il più vicino al rientro in campo. La quarta defezione toglie ogni dubbio su chi difenderà i pali: “Benassi in settimana ha accusato un problema alla schiena e non sarà disponibile per domani. In porta giocherà Zandrini con il giovane Licastro in panchina”.
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Dopo aver scelto il 4-3-1-2 nelle due prime gare in amaranto, Castori potrebbe passare al 4-4-2 (stesso modulo del Padova) per affrontare la formazione di Mutti: “Un tecnico deve saper fare di necessità virtù. Le assenze mi avevano impedito di poter schierare il 4-4-2, ora ho diversi esterni a disposizione e potrei decidere di modificare l’atteggiamento tattico. I numeri però sono secondari, l’importante è andare alla ricerca della vittoria attraverso una prestazione determinata”. Sbaffo, rientrato da due settimane, non ha brillato nelle prime esperienze in amaranto. Castori difende l’ex centrocampista del Chievo: “Non è facile rientrare dopo più di un anno senza partite ufficiali. Non ha ancora la giusta reattività , presto però tornerà il giocatore che conoscevo”.
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Reggina-Padova è la prima partita del dopo Foti, ancora azionista di maggioranza ma non più presidente. L’ex tecnico del Varese non vede grosse differenze: “E’ sempre qui, al nostro fianco, vicino alla squadra. Lo chiamerò patron o signor Foti, quello che conta è che si tratta di una persona estremamente competente e che vuole il bene di questa società ”. Dopo le vicissitudini patite ad Ascoli, Castori si ritrova in una situazione complicata dentro e fuori il rettangolo verde: “C’è qualche similitudine ma l’importante è non distogliere l’attenzione dalla cosa più importante, ovvero la partita. Non dobbiamo farci distrarre da questioni extra-calcistiche o cercare alibi, dobbiamo pensare soltanto a giocare. Voglio la prima vittoria in amaranto, dobbiamo battere il Padova e iniziare la risalita”.
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pa.rom. – rnp
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