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Avellino duro a morire, Ebagua arma letale. Baroni garanzia di qualità , De Giorgio non lo prende nessuno…
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TOP SQUADRA: AVELLINO
Il ‘magic moment’ dei lupi, secondo molti, era destinato a finire dopo la pesante sconfitta di Siena, maturata peraltro anche per via di un arbitraggio disastroso. Ai facili ‘de profundis’ però, D’Angelo e compagni hanno risposto con 2 vittorie di fila, che li collocano al terzo posto, a soli 4 punti dalla capolista Lanciano. Anche a Cittadella, si sono visti l’entusiasmo e la voglia di combattere tipici di chi viaggia col vento in poppa ed il morale a mille. Quantità e qualità , per una delle autentiche sorprese di queste prime 12 giornate. Forse i biancoverdi di Rastelli non saranno attrezzati per rimanere in alto fino alla fine, ma attenzione, perchè a detta di tutti non lo erano neanche per vincere il torneo di Lega Pro dell’anno scorso…
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TOP CALCIATORE: EBAGUA
Prendendolo a parametro zero, lo Spezia ha davvero fatto il colpo di questo calciomercato. Un’arma letale, che si sta caricando sulle spalle l’intero attacco ligure, rivelandosi decisivo nella rincorsa di una compagine che sta scalando posizioni su posizioni. Quattro gol nelle ultime tre partite, doppietta nell’importantissimo successo ai danni del Modena: il capolavoro con cui manda al tappeto gli emiliani di Novellino, merita davvero gli applausi a scena aperta.
TOP ALLENATORE: BARONI
Nelle scorse settimane abbiamo messo in copertina la capolista, oggi è giusto che la copertina se la prenda tutta lui, principale artefice del miracolo Lanciano. Dopo aver destato ottime impressioni con la primavera della Juventus, vincendo Torneo di Viareggio e Coppa Italia Primavera, l’ex difensore del Napoli campione d’Italia, al suo primo anno da allenatore professionista, è riuscito a plasmare un collettivo che girà come un orologio svizzero. Compattezza, idee e capacità di sfruttare in maniera impeccabile le palle inattive: i 12 risultati utili consecutivi, del resto, parlano da soli.
IL GOL PIU’ BELLO: DE GIORGIO (CROTONE)
Primo slalom da destra verso sinistra che ‘manda al bar’ due avversari, successivo ingresso nell’area di rigore che beffa tutta la retroguardia ospite e tiro nell’angolino opposto, laddove Brignoli non ci arriva. Una perla di precisione, che se fosse stata realizzata da Messi o Cristinano Ronaldo sarebbe finita sulle televisioni di mezzo mondo.
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fer.iel.-rnp
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