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I problemi della Reggina, sono solo ed esclusivamente quelli relativi al campo. Parole e musica di Lillo Foti, intervenuto su Reggionelpallone.it per chiudere ogni ipotesi relativa alle dimissioni dell’attuale cda del club di via delle Industrie. Il massimo dirigente, è sembrato particolarmente di buon uomore. “Le dimissioni mie e dell’intero cda? Diciamo che alcuni vostri colleghi si erano accorti che ultimamente non venivo intervistato come una volta, ed allora hanno voluto darmi questa grande visibilità (ride divertito, ndr)”. Subito dopo, è il momento di parlare sul serio. “Non c’è veramente nulla da commentare- prosegue Foti- se non che si tratta di un qualcosa che succede ogni tre anni, e non solo a Reggio Calabria. Le dimissioni in questione, sono un atto dovuto, da parte di chi opera nel rispetto delle regole e delle procedura. A novembre, tutto tornerà come prima“.
Nessuna novità , anche per quel che concerne ipotetici nuovi soci. “Le garantisco che se ci fosse qualcuno disposto ad entrare in questa società , lo accoglieremmo davvero a braccia aperte. Lo ha fatto Moratti con l’Inter, figuriamoci se non lo farei io. In un momento di crisi generale, il dovere di un Presidente è quello di operare sempre e comunque per il bene del proprio club, tutelando l’immagine della città che esso rappresenta. Se ci fossero nuovi scenari all’orizzonte sarei il primo ad esserne felice ed a comunicarli all’esterno, ma in questo momento, scrutando l’orizzonte, vedo solamente un bellissimo sole e nulla più...”. Il Presidente è categorico, anche sulla questione stadio. “Non capisco perchè si debba parlare di eventuali revoche sulla concessione, questa è un’altra teoria che si basa sul nulla. In merito al Granillo una concessione che parla chiaro, e chiarisce inequivocabilmente ogni dinamica o scenario futuro“.
Infine, un pensiero sul momento attuale della Reggina, sconfitta anche venerdì sera. “Il primo tempo non è da buttare, ma di sicuro bisogna lavorare ancora tantissimo. Non siamo ancora un gruppo, e questo lo dimostra il fatto che appena preso il gol del pareggio siamo andati in tilt. Non potevamo aspettarci chissà cosa dal nuovo mister, visti i soli tre giorni di lavoro che hanno preceduto il match col Pescara. Allo stesso tempo, dico che la reazione finale è stata solo accademica, figlia degli episodi e non del gioco. Questo però, è un aspetto relativo anche alla precedente gestione. Ripeto, dobbiamo fare un percorso di crescita, diventare un vero guppo: questi calciatori sono deresponsabilizzati, ed è proprio questo il problema principale“.
ferdinando ielasi-reggionelpallone.it
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