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Sudore, determinazione, voglia di rincorrere l’avversario. Cresciuto grazie a una gavetta che gli ha fatto scalare i gradini del calcio italiano dalla Prima Categoria alla serie B, non poteva che partire da concetti semplici Fabrizio Castori per spiegare i concetti fondamentali che guidano il suo metodo lavorativo. Il nuovo tecnico della Reggina, presentato nel tardo pomeriggio alla stampa, è convinto che la squadra possa risalire la classifica: “Reggio Calabria è una piazza ambiziosa, sono fiducioso e credo si possa fare bene. Ho detto subito si al presidente Foti perché convinto delle potenzialità della squadra, altrimenti non sarei venuto. Ho assistito casualmente a Modena-Reggina, la gara degli amaranto è stata compromessa dall’espulsione di Fischnaller. Il mio staff? Sarà composto da due collaboratori. Carlo Pescosolido il preparatore atletico, Jozic allenatore in seconda”.
Solo un allenamento diretto, le prime idee (tattiche e non solo) però iniziano a farsi spazio: “La difesa a 4 sarà il punto di partenza, da lì adatterò il modulo in base alla caratteristiche dei giocatori. Ho spesso giocato con il 4-4-2 ma questo non significa che la mia Reggina adotterà questo schieramento a tutti i costi, un allenatore deve essere bravo a coniugare i propri principi con quello che l’organico a disposizione permette di fare”. Sugli obiettivi della Reggina, l’ex tecnico del Varese taglia corto: “Intanto migliorare la classifica, che desta preoccupazione e rischia di appesantire la testa di una squadra giovane. Pensiamo a battere il Pescara, sarebbe un’importante iniezione di fiducia”. L’accordo con la società amaranto è fino al prossimo giugno: “Non chiedo mai accordi a lunga scadenza, il presidente in questi mesi valuterà il mio operato e poi deciderà se avrò meritato o meno la conferma. Ho vinto tanti campionati, dalla Prima Categoria alla serie C, non lo dico per vantarmi ma per chiarire che sono partito da lontano”.
L’arrivo di Castori coincide con il prossimo rientro di Sbaffo, allenato nell’esperienza di Ascoli: “Si tratta di un giocatore importante, ha qualità tecniche e fisiche. Dalla metà campo in avanti può giocare in tutti i ruoli. Mezz’ala, esterno, trequartista o attaccante in un tridente”. Foglio e Maicon, sinora tra i migliori, potrebbero non trovare spazio in un eventuale 4-3-3 o 4-3-1-2: “E’ ancora presto per fare questo tipo di valutazioni, ho bisogno di tempo per conoscere i giocatori. Foglio e Maicon credo possano fare gli esterni di centrocampo nel 4-4-2, al pari di Falco, Maza e Sbaffo, non penso invece siano impiegabili da terzini”.
Il Varese di Castori puntava molto sulle palle inattive, principio che verrà riproposto in riva allo Stretto: “Sono situazioni importanti, da sfruttare. Assieme alla squadra e lo staff tecnico lavoreremo molto sulle palle inattive”. Non c’è tempo da perdere, venerdi al Granillo arriva il Pescara di Marino: “Voglio vedere una squadra già capace di intendere i concetti fondamentali del mio calcio. Non mi piace aspettare l’avversario, bisogna aggredirlo”.
pa.rom. – rnp
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