{source}
<object width=”550″ height=”120″ data=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” type=”application/x-shockwave-flash”> <param name=”src” value=”dati/media/adv/banner_frascati.swf” /> <param name=”wmode” value=”transparent” /> <param name=”base” value=”/” /> <param name=”name” value=”banner_frascati.swf” /> </object> </p>
{/source}
Nel pomeriggio odierno, Davide Dionigi è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione ‘Diretta Studio’, in onda su Radio Gamma e condotta dall’amico e collega Michele Favano (in studio, anche Mario Calipari, opinionista di Rnp). Per il tecnico emiliano, un tuffo nel recente passato ed un’analisi sull’immediato presente…
Â
DIFFICOLTA’ OGGETTIVE- Lo scorso anno, l’operato della società è stato condizionato dalle difficoltà economiche. Non dimentichiamo che il Presidente Foti, subito dopo il calciomercato, convocò una conferenza stampa per dire all’opinione pubblica che se gli otto fuori rosa non avrebbero rescisso il contratto che li legava ancora alla Reggina, ci sarebbero stati grossi problemi. Quella conferenza stampa, fu argomento di discussione e confronto anche all’interno dell’Associazione Calciatori. Qui non stiamo parlando più di punti di vista, ma di dati di fatto. Le difficoltà che c’erano in quell’organico, sono state confermate da un ulteriore dato oggettivo: la gran parte dei giocatori che componevano quella squadra, oggi giocano in C1 e C2, ed alcuni di essi faticano addirittura a trovare spazio in queste categorie. E’ vero, in serie B non si va avanti solo con le qualità e con i grossi nomi, ma alla fine sono aspetti che contano e che non si possono trascuare.
TEMPO AL TEMPO...Il problema del calcio, a livello generale, credo sia quello di farsi prendere dall’ansia da risultato, dimenticandosi che un gruppo ha bisogno di crescere nel tempo, specie quando si cambia molto. La mia Reggina veniva criticata anche dopo aver messo sotto squadre come il Verona, e certe situazioni di sicuro non aiutano. Analizzando le prestazioni, ce la siamo giocata con tutti, e più di una volta, vedi la partita col Varese, non abbiamo raccolto quanto meritavamo, Non sono il tipo che scarica le responsabilità agli altri, quindi se le cose sono andate come sono andate, vuol dire che di errori ne ho commessi pure io. Quello che è successo nel tempo però, mi fa capire che a Reggio ho fatto un buonissimo lavoro: la squadra, anche dopo il mio allontanamento, è stata sempre in zona retrocessione, salvandosi all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Di cosa mi pento? Di niente, Rifarei tutto ciò che ho fatto, anche se, a mente fredda, mi viene da pensare che ci poteva essere più chiarezza sin dall’inizio, in merito agli obiettivi da raggiungere ed al cammino da intraprendere. Da parte mia, quando per le ragioni esposte sopra non sono potuti arrivare determinati calciatori, ho sempre detto che l’unico traguardo da raggiungere era quello della salvezza…
REGGIO NEL CUORE- Se abbiamo fatto 14 rimonte, vuol dire che il gruppo era unito e credeva in ciò che stava facendo. Sapevamo di non poter puntare molto sulla qualità , ed allora mettevamo in campo altre caratteristiche, come la determinazione e l’attaccamento. Sia io che i ragazzi abbiamo fatto tutto ciò che potevamo, dando il massimo: molti dei giocatori che ho allenato lo scorso anno, mi chiamano anche adesso, e non nego che questo mi fa un enorme piacere. Ho provato a farli crescere, mi dispiace che molti di loro, come detto prima, adesso si trovino in Lega Pro. Resterò sempre attaccato a Reggio ed alla Reggina, e ringrazio la società , che mi ha dato l’opportunità di allenare in serie B. Ripeto, alla luce di quanto si è visto dopo, il mio lavoro va rivalutato, e penso di aver dimostrato di meritare questa categoria.
LA B DI QUEST’ANNO- E’ un campionato molto livellato, che al momento non vede squadre materasso, anche se alla fine i veri valori verranno fuori. Nonostante i segnali di ripresa, il Palermo va ancora annoverato tra le delusioni del torneo, visto quello che ci aspettavamo tutti ad inizio stagione.Il Siena invece, credo che stia pagando i punti che le vengono continuamente tolti: ho vissuto la stessa situazione a Taranto, quindi so quanto è difficile vivere situazioni del genere. Comi in difficoltà a Novara? Dispiace, visto che con me era esploso: Gianmario, per caratteristiche, è uno che va tenuto sempre dentro l’area, se lo sposti da lì va in difficoltà . Con me fece 10 gol al primo campionato professionistico, dopo di che ne ha fatto solo uno, peraltro su palla inattiva…
LA REGGINA DEL CENTENARIO- Quest’anno la proprietà si è mossa bene, allestendo un organico decisamente all’altezza ed affindandolo ad un tecnico molto valido come Atzori. Foti ha parlato di campionato da vertice, mentre il tecnico invita alla calma? La verità secondo me sta nel mezzo. La Reggina di quest’anno è una buonissima squadra, ma le va dato il tempo di crescere e migliorare nel tempo. Proprio con l’Empoli, ho visto un gruppo capace di reagire dopo il pareggio avversario e passare nuovamente in vantaggio, e questo è un segnale importante. Ho seguito più di una partita, tra cui Novara e Varese, e devo dire che la sfortuna ci ha messo del suo: per gioco e palle gol create, la Reggina avrebbe meritato di più, rispetto ai punti attuali. Questo gruppo sta crescendo, ed alla fine può ambire tranquillamente all’ottavo posto.
reggionelpallone.it
Â
Â
Commenti