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La Reggina rialza la testa, rimandando a casa battuto il quotatissimo ‘Empoli. Dopo 5 partite dunque, la compagine dello Stretto ritorna ad assaporare il dolcissimo gusto dei tre punti, all’insegna di un successo meritato. Amaranto più forti di tutto: più forti della classifica deficitaria, più forti di un avversario che alla vigilia veniva visto come un autentico spauracchio, più forti di un gol regolarissimo, incredibilmente annullato dalla stralunata coppia De Troia-Candussio.
COSI’ DALL’INIZIO- Contrariamente alle previsioni, Atzori rinuncia ad un uomo sulla mediana, inserendo Maza in posizione di trequartista, alle spalle del duo Gerardi-Di Michele. Stesso modulo per Sarri, con Pucciarelli che vince il ballottaggio con Verdi ed agisce dietro la coppia stellare Tavano-Maccarone.
FISCHI PER FIASCHI- Che aria tiri al Granillo lo si capisce dopo pochi minuti, quando la Curva Sud srotola due striscioni, componenti un unico monito: “La pazienza è finita, questa è l’ultima partita”. Il messaggio a conti fatti è rivolto solo alla squadra, visto che il nome di mister Atzori, da lì a poco, verrà invocato dagli Ultras con cori di sostegno. Venendo al calcio giocato, la partita stenta a decollare. Gli amaranto, proprio come a Crotone, si muovono molto bene sull’out di sinistra, ma in quanto a fluidità e verticalizzazioni, complice il momento non certo facile, la palla sembra pesare come un macigno. Nel primo quarto d’ora, i taccuini si riempiono grazie a due degli uomini più attesi. Maccarone prova a spaventare Benassi con due tiri dal limite che a conti fatti si rivelano abbastanza velleitari, mentre Di Michele, invece di fruttare un ampio varco per vie centrali, tenta l’improbabile passaggio per Gerardi, e la difesa azzurra ha gioco facile. Intorno alla mezz’ora, il clamoroso errore del signor De Troia: il guardalinee non si accorge che sul tocco di Gerardi, susseguente a cross di Foglio, il pallone ha superato la fatidica riga bianca, dopo aver accarezzato la traversa. L’urlo di gioia resta strozzato in gola, Candussio non convalida e l’attaccante amaranto, giustamente furioso, si becca il giallo per proteste. Al riposo si va sotto una selva di fischi, ma stavolta sono tutti per la terna arbitrale.
BOTTA E RISPOSTA- Neanche il tempo di risistemarsi in campo, che i ragazzi di Atzori rischiano di prendere gol al primo vero tentativo avversario. Stavolta però, ci pensa Ipsa ad evitare la beffa: il difensore croato è strepitoso a chiudere su Pucciarelli, vanificando così il guizzo con assist di Tavano. Ironia della sorte, sul capovolgimento di fronte Gerardi si riprende ciò che gli era stato incredibilmente tolto: il numero 9 amaranto duetta con Di Michele, si gira in un fazzoletto all’interno dell’area toscana e trafigge sul palo opposto Bassi. Il Granillo esplode, Sarri non gradisce: fuori Tavano, dentro Verdi. Proprio quando sembra che la partita si stia incanalando sul binario giusto, l’Empoli pareggia: Adejo si addormenta colpevolmente, Pucciarelli ringrazia e batte Benassi dopo un controllo sontuoso.
FOGLIO PER L’APOTEOSI- Tra il 21′ ed il 22′,doppio cambio per la compagine dello Stretto: entrano Cocco e Rigoni, escono Gerardi e Dall’Oglio.La Reggina per qualche minuto subisce il contraccolpo psicologico derivante dall’1-1, ma al 25′ ha la palla del nuovo sorpasso. A sprecare tutto è Cocco, il quale si fa murare da Tonelli ad un passo dal portiere ospite, dopo il cross di Foglio seguito da sponda aerea firmata da Di Michele. Sui titoli di coda, l’Empoli guadagna metri. A 8′ dalla fine Di Michele perde ingenuamente palla a centrocampo, ma per fortuna degli amaranto Michedlidze vanifica la successiva ripartenza, con un traversone troppo lungo per tutti. Passano altri tre giri di orologio, e per la Reggina è nuovamente momento di festeggiare. Maicon sfonda e serve col contagiri per Foglio (uno dei migliori in campo), la cui botta dalla sinistra, sul primo palo, soprende Benassi. Il restante tempo, è di quelli che non passano mai: l’Empoli è tutto in avanti, ma stavolta niente beffe…
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f.i.-Reggionelpallone.it
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