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Squadra, calciatore, allenatore, gol più bello. Il meglio della 6^ giornata del torneo cadetto.
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TOP SQUADRA: LANCIANO
Alzi la mano, chi si aspettava di vedere i rossoneri lì dove osano le aquile, lì dove si può davvero sognare. 12 punti in 6 giornate, neanche una sconfitta: questo Lanciano è bello ma allo stesso tempo pragmatico, ed anche se l’obiettivo rimane la salvezza, ad oggi merita la posizione che ha, proprio come ha meritato il successo sulla Juve Stabia. Merito di un progetto che parte da lontano, basandosi su uno zoccolo duro e su un sistema di gioco fatto di continuità . E pensare che un anno fa, di questi tempi, eravamo in molti a pensare che l’avventura in B degli abruzzesi sarebbe stata davvero breve…
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TOP CALCIATORE:SCIAUDONE (BARI)
Alberti gli ritaglia una posizione più avanzata, e lui ripaga la fiducia del tecnico con una prova sontuosa. Dribbling e fantasia fanno ammattire i difensori rosanero, sacrificio e coperture danno una mano al centrocampo quando c’è da difendere il vantaggio. Il gol con cui sblocca la partita (pallone arpionato su errore della retroguardia avversaria, e conclusione imprendibile sotto l’incrocio), è un premio meritatissimo.
TOP ALLENATORE: ALBERTI (BARI)
La scelta del Bari di affidare la panchina all’ex centrocampista della Reggina, a seguito delle dimissioni inaspettate di Gautieri, era stata accolta dai soliti maliziosi come ‘mossa della disperazione’. Ed invece, partita dopo partita, i galletti sono cresciuti, come certificano i due sgambetti consecutivi ad altrettante ‘nobili decadute’, ovvero Pescara e Palermo. Il 4-3-3 di Alberti funziona, e se non fosse per la penalizzazione che anche quest’anno ha colpito il club, i biancorossi di Puglia sarebbero al terzo posto, con 3 sole lunghezze sulla capolista Empoli. Applausi.
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IL GOL PIU’ BELLO: PAVOLETTI (VARESE)
Nella giornata in cui staffilate e tiri da lontano la fanno da padroni, premiamo il colpo di testa di un attaccante che a Varese sta facendo la differenza. Davvero meravigliosa la torsione (vedi foto), con cui l’ex Sassuolo anticipa compagni ed avversari, disegnando una parabola che si infila imparabilmente alla destra di Benassi e condanna, ahinoi, una coraggiosa Reggina.
fer.iel.-reggionelpallone.it
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