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Una storia ‘giovanissima’ quella relativa ai precedenti tra Reggina e Lanciano, che fino alla scorsa stagione non si erano mai incontrate.
Il debutto assoluto, è datato 25 settembre 2012, in occasione della 6^ giornata di andata. Si gioca di sera, visto il turno infrassetimanale, ed in casa amaranto è già suonato il campanello d’allarme: 1 solo punto in 3 partite, ottenuto nelle gare con Verona, Modena e Padova. In un Granillo desolatamente vuoto (neanche 3.000 gli spettatori presenti), i ragazzi di Dionigi partono col piede giusto, ma Leali dice di no al tentativo di Armellino. Al quarto d’ora esatto però, Mammarella rende ancora più gelida la serata reggina, inventandosi un missile terra-aria da distanza siderale che brucia Facchin, preferito a Baiocco. L’occasione per risistemare le cose si presenta al 32′, quando Vastola stende Rizzato in piena area, per il più netto dei calci di rigore: dal dischetto si presenta Ceravolo, ma Leali respinge la fiacca conclusione dell’attaccante, prima che lo stesso vanifichi anche la successiva ribattuta, calciando alle stelle. Prima del riposo, Ceravolo conferma la propria serata da incubo, graziando nuovamente il portiere avversario da pochi metri.
Nella ripresa, la compagine dello Stretto si riversa completamente nella metà campo avversaria, ma lo fa in modo troppo confusionario. Nonostante le lacune di un organico troppo deficitario emergano impietosamente, sul taccuino vanno annotate altre due occasioni per pareggiare: Leali mette ancora i panni da Superman respingendo la sventola di Rizzo, mentre la girata del neo entrato Viola, ad 1′ dalla fine, si stampa sul palo. Finisce 0-1, la matricola di Gautieri espugna a sorpresa Reggio Calabria.
Amaranto a bocca asciutta anche il 23 febbraio 2013, alla 6^ di ritorno. Il primo episodio, è da moviola: Di Bari viene steso platealmente nell’area locale sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il signor Tommasi, invece di decretare un evidentissimo rigore ed espellere l’autore del fallo, ovvero Almenta, lascia incredibilmente proseguire. Una decisione inconcepibile, così come è inconcepibile la dormita della difesa reggina, che al 19′, sulla punizione a spiovere di Volpe, lascia Fofana incredibilmente libero di insaccare attraverso il più comodo dei colpi di testa. La reazione della Reggina è tutta in un’acrobazia di Di Michele fuori misura, ma le occasioni più importanti della prima frazione capitano sui piedi dei rossoneri, i quali si divorano il raddoppio prima con Plasmati e poi con Fofana.
Nella ripresa, Rizzato e compagni scendono in campo con più piglio, ed al 17′ pareggiano. Da applausi a scena aperta, l’azione tutta di prima che porta Comi a mettere la sfera alle spalle di Leali con un tocco ravvicinato. Sulla spinta dell’entusiasmo, gli amaranto potrebbero trovare addirittura il sorpasso, ma Di Michele si porta avanti la sfera con la testa anzichè con uno stop di piede, perdendo così’ la possibilità di presentarsi tutto solo davanti a Leali. Proprio quando l’ipotesi di un pari comincia a fare capolino, arriva il nuovo disastro difensivo: a firmarlo stavolta è il giovane Ely, che si ferma su un cross di Almici, regalando a Falcinelli l’incornata vincente. Dionigi ordina l’assalto, utilizzando nel finale ben 4 punte: proprio Ely potrebbe farsi perdonare lo svarione precedente, ma la sua deviazione aerea, su corner di Rizzato, è fuori di un nulla. Nel primo dei tre minuti di recupero, cala il sipario: Falcinelli avanza nelle praterie lasciate libere dagli avversari e serve un liberissimo Mammarella, che elude l’uscita di Baiocco con uno strepitoso pallonetto. Lanciano 3 Reggina 1, dopo 4 risultati utili consecutivi arriva la prima sconfitta del 2013.
ferdinando ielasi-reggionelpallone.it
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