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Diego Zanin e la Reggina, le strade si incrociano nuovamente. Il nuovo tecnico della Primavera si presenta ricordando il legame con la società amaranto dimostrandosi carico per questa nuova avventura: “Ho trascorso qui tre anni significativi della mia vita, questa esperienza professionale mi coinvolge molto da punto di vista emotivo, è un vero piacere esser tornato in Calabria, lavorare per questi colori. Un filo che non si è mai spezzato. Il compito per me è insolito ho sempre allenato prime squadre e quest’anno, per il mio accrescimento oltre che per il prestigio dell’incarico che mi è stato affidato, ho imboccato questo nuovo percorso. So che a Reggio Calabria il settore giovanile riveste un ruolo di primissimo piano”.
Al sito ufficiale della Reggina, il tecnico veneto parla dell’importanza dei giovani nel calcio odierno: “In Lega Pro ogni gara comporta una tensione enorme, finalizzata al risultato. Negli ultimi anni le normative federali hanno favorito l’inserimento dei giovani ed io sono già abituato a lavorare per la crescita dei talenti. I giovani garantiscono entusiasmo, energia, mi hanno aiutato a creare quella alchimia positiva che sta alla base dei successi che ho ottenuto negli ultimi anni”.
Sicuro Zanin quando si tratta di spiegare quali caratteristiche dovrà avere la sua Reggina: “Compattezza di squadra, equilibrio, capacità di saper ragionare nei momenti di difficoltà, sono gli aspetti cui tengo di più, le caratteristiche che dovrà avere la mia squadra per ben figurare in questa stagione. L’anno scorso seguivo le partite del girone A della Primavera ed ho visto le finali scudetto, ho notato un livello sicuramente alto. Il nostro girone, quest’anno, mi sembra più complesso delle passate stagioni”.
L’obiettivo è chiaro, riuscire a far uscire altri giovani interessanti dalla Primavera amaranto: “Proverò a far crescere questi ragazzi, farli maturare dal punto di vista calcistico oltre che sotto il profilo umano. Anche il risultato, però, ha il suo peso, in quanto facilitatore ed acceleratore del processo di crescita dell’autostima dei singoli e quindi del gruppo”.
rnp
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