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Davide Dionigi e Alfredo Aglietti. Uno di fronte all’altro, domani si affronteranno i due bomber più amati nella storia recente della Reggina. La sfida pesa di più per il tecnico amaranto, alle prese con una classifica complicata, Aglietti invece ha risollevato l’umore e la posizione di una squadra che era caduta in basso. A RNP, l’ex indimenticato attaccante amaranto racconta con quali metodi ha inferto una sterzata alla stagione del Novara: “Ho lavorato soprattutto sull’aspetto psicologico, ho provato a toccare alcune corde nei ragazzi, al mio arrivo il gruppo era giù di morale. Paradossalmente ci sono state d’aiuto le prime due sconfitte, ingiuste e arrivate dopo ottime prestazioni. Da li è iniziata la nostra crescita, adesso non vogliamo fermarci”. L’aspetto mentale in primis, senza trascurare le novità tecnico-tattiche: “Giochiamo con il 4-3-3, un modulo propositivo che apprezzo e ritengo adatto al tipo di rosa che ho. Mi piace una squadra che prova sempre a fare la partita, i ragazzi sono bravi a trasmettere sul campo le mie idee”. Brilla nel centrocampo piemontese Bruno Fernandes, giovane portoghese classe 94’, Aglietti com’è consuetudine in questi casi invita alla prudenza: “Si tratta di un centrocampista molto interessante, si sta ritagliando uno spazio importante. Bisogna farlo crescere con calma, Novara può essere la piazza ideale per maturare senza troppe pressioni”.
Ottimo il bottino raccolto nelle ultime due trasferte, un rigore al 30’ della ripresa ha impedito di centrare l’en plein: “Il 6 a 0 sul campo dello Spezia è frutto dell’interpretazione perfetta della squadra ma anche, non posso negarlo, di alcuni errori della difesa avversaria. Peccato per il pareggio di Terni, abbiamo commesso una leggerezza in occasione del calcio di rigore e perso due punti, ma sono soddisfatto della prestazione”. Quasi equidistante tra play-off e play-out, il Novara pensa alla gara con la Reggina come ad una replica dello spareggio di due stagioni fa: “Non possiamo permetterci di volare con la fantasia, la classifica è troppo corta, le insidie sono dietro l’angolo. Domani vogliamo vincere per portare il distacco dalla Reggina a 8 punti, a quel punto la distanza dai play-out sarebbe rassicurante”.
Troppo l’affetto verso la squadra amaranto e il rispetto per Dionigi, Aglietti non si sente di giudicare la complicata stagione della Reggina: “Ho un rapporto di affetto con la piazza, il presidente Foti e Giacchetta, sono ancora legato a Reggio Calabria. Non mi va di dare un giudizio sul campionato della Reggina, anche per rispetto a un bravo e giovane collega come Dionigi. Indubbiamente se si guarda la classifica si pensa a qualche difficoltà, non mi aspettavo di trovarla cosi in basso. Capita di vivere momenti più e meno esaltanti, il campionato del Novara insegna che basta poco per risalire la classifica”. Con quali mezzi Dionigi risponderà al tridente del Novara? Aglietti sembra non avere dubbi: “Con lo Spezia il modulo proposto da Dionigi con tre giocatori offensivi ha funzionato piuttosto bene, credo possa essere riproposto domani. Mi aspetto una Reggina con il 3-4-3, siamo preparati anche ad un eventuale 3-5-2”.
Pasquale Romano – rnp
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