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Allenamento a porte chiuse questa mattina per la Reggina, il presidente Foti ha osservato da vicino la seduta degli amaranto. Morale prevedibilmente sotto i tacchi, negli occhi c’è ancora la brutta sconfitta di Lanciano: “Non riesco a spiegarmi la sconfitta di ieri, c’è stata un’involuzione inspiegabile. Bisognerebbe avere sempre la voglia di prevaricare l’avversario con rabbia e determinazione, ho visto invece una squadra svogliata”. E’ mancato soprattutto il supporto di giocatori come Adejo, Colucci, Barillà e Di Michele, i più esperti non sono riusciti a trascinare i compagni: “Non mi va di fare nomi, analizzo la gara considerando il rendimento del gruppo, non dei singoli. Ieri è andato tutto storto, la rete del 2 a 1 ci ha tagliato le gambe. Contro il Padova la rimonta era riuscita, ieri invece siamo affondati”.
Quale futuro per la Reggina e per Davide Dionigi? Foti invita la squadra amaranto al pronto riscatto, due le sfide in quattro giorni: “Abbiamo due partite ravvicinate, con Spezia e Novara. Bisogna ritrovare il successo a tutti i costi, in queste due gare si capirà molto del futuro di questa squadra”. Dionigi al bivio? Il massimo dirigente scansa la domanda: “Non esistono ultimatum, bisogna stare uniti e concentrati su queste due gare. Con Dionigi abbiamo un confronto sereno e costante, anche in lui come nel sottoscritto c’è molta amarezza per la partita di ieri”.
Lorenzo Vitto – rnp
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